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Il Papa tra i terremotati

16 giugno 2019 | 09.12
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L'incoraggiamento di Bergoglio in visita a Camerino: "Mai perdere la speranza". Poi l'appello: "Promesse non finiscano nel dimenticatoio"

Il Papa in visita a Camerino (AFP)
Il Papa in visita a Camerino (AFP)

Il Papa, in visita nelle zone terremotate della diocesi di Camerino-San Severino Marche, incontra le famiglie nelle strutture abitative emergenziali di Camerino. Il Pontefice abbraccia le persone che incontra, tra cui tanti anziani, e rivolge loro parole di incoraggiamento: "Guardare sempre avanti, mai perdere la speranza".

E le famiglie raccontano al Santo Padre la situazione nel post terremoto e lo ringraziano per la visita: "Grazie Francesco, che ci sei venuto a trovare". Alcune famiglie hanno anche preparato torte per il Bergoglio; ognuno vorrebbe offrire qualcosa al Pontefice.

"Grazie dell'accoglienza", dice il Papa. "Buongiorno a tutti voi, avrei voluto visitare ogni casa ma non è possibile e per questo vi saluto da qua e do la benedizione a tutti. Sono vicino a ognuno di voi e prego per voi, perché questa situazione si risolva il più presto possibile. Grazie per la pazienza e per il coraggio. Pregate per me".

Scortato nella zona rossa, il Pontefice ha visitato la Basilica di Camerino seriamente danneggiata dal terremoto del 2016. Quindi, l'incontro con i sindaci di 32 comuni della diocesi prima di celebrare la messa con l'Angelus in piazza Cavour da dove lancia un appello affinché Camerino non finisca nel dimenticatoio. In mezzo agli edifici ancora puntellati, il Pontefice esprime parole di vicinanza: "Cari fratelli e sorelle, sono venuto semplicemente per starvi vicino; sono qui a pregare con voi Dio che si ricorda di noi, perché nessuno si scordi di chi è in difficoltà. Prego il Dio della speranza, perché ciò che è instabile in terra non faccia vacillare la certezza che abbiamo dentro. Prego il Dio Vicino, perché susciti gesti concreti di prossimità".

Quindi l'appello: "Sono passati quasi tre anni e il rischio è che, dopo il primo coinvolgimento emotivo e mediatico, l'attenzione cali e le promesse vadano a finire nel dimenticatoio, aumentando la frustrazione di chi vede il territorio spopolarsi sempre di più. Il Signore invece spinge a ricordare, riparare, ricostruire, e a farlo insieme, senza mai dimenticare chi soffre".

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