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Adozioni: 'Il Tempo', 'serve una riforma per garantire figli minori'

20 giugno 2019 | 11.57
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Adozioni: 'Il Tempo', 'serve una riforma per garantire figli minori'

Adozione e fecondazione, in gioco c'è sempre l'interesse preminente del minore: è la posizione sostenuta dall'Avvocatura dello Stato attraverso Gabriella Palmieri, intervenuta al palazzo della Consulta davanti ai giudici della Corte Costituzionale, come riporta "Il Tempo", a proposito del divieto previsto dalla legge 40 del 2004 che esclude le coppie composte da soggetti dello stesso sesso dall'accesso alle tecniche per la procreazione medicalmente assistita. La Consulta ha poi stabilito che non è illegittimo il divieto di procreazione assistita per le coppie gay.

La questione - sulla quale ha relazionato il giudice costituzionale Franco Modugno - era stata sollevata dai tribunali di Pordenone e di Bolzano, in merito alla vicenda di due donne che volevano ricorrere, anche per loro particolari patologie mediche, alla fecondazione assistita. Palmieri, pur riconoscendo "risvolti personali delicati", ha richiamato l'esigenza di attenersi a "una impostazione strettamente giuridica" e ha sottolineato che la legge ha posto "punti fermi" sul tema e soprattutto che "il ruolo del legislatore fondamentale". Più in particolare, l'Avvocato dello Stato ha ricordato che "non tutto quello che la scienza e la tecnica consentono diventa diritto, c'è sempre una scelta che viene democraticamente affidata dal sistema al legislatore". Nel caso della genitorialità, poi, Palmieri ha ribadito che "la prospettiva giuridica non è adulto-centrica: i genitori non hanno diritti ma doveri verso i figli".

Allo stesso modo, la magistrata Alessandra Gatto, esperta in diritto di famiglia, in una recente pubblicazione ha definito "auspicabile" una riforma della disciplina dell'adozione di maggiori di età che garantisca il superiore interesse dei figli minori, che rappresenta un valore fondamentale dell'ordinamento nazionale e sovranazionale. Gatto ricorda in particolare che "il caso della sopravvenienza di figli dell'adottante successivamente al passaggio in giudicato della sentenza di adozione non è stato disciplinato dal legislatore". Senza dubbio emerge l'esigenza di tutela dei figli minori dell'adottante nati successivamente al passaggio in giudicato della sentenza di adozione di maggiorenne.

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