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Jesolo, baby gang picchia tre bagnini

01 luglio 2019 | 15.34
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Il sindaco Zoggia: "Profondo senso di amarezza"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Baby gang in azione a Jesolo. Un gruppo di circa 30 ragazzini ha picchiato tre bagnini che si trovavano al lavoro in spiaggia. I giovanissimi, molti dei quali tra i 15 e i 16 anni, sia italiani cge stranieri, hanno aggredito, offeso e picchiato selvaggiamente tre addetti al salvataggio, mandandoli in ospedale. Una vera e propria azione punitiva progettata per lavare 'l’onta' di essere stati spostati da dove si erano posizionati, ovvero a ridosso della torretta. Posizione non consentita per questioni di sicurezza.

"Ci lascia un profondo senso di amarezza" ha commentato il sindaco della cittadina, Valerio Zoggia. "Si tratta di un gesto che in qualità di sindaco condanno con forza e che non può essere tollerato in alcun modo - ha proseguito - la provocazione e la violenza non fanno parte del dna di Jesolo e dei suoi cittadini e nessuno deve sentirsi in diritto di macchiare la reputazione e l’immagine della nostra città".

Mentre Federconsorzi, nella persona del presidente Renato Cattai, ha annunciato l'intenzione di costituirsi parte civile perché siano applicate "pene severe", il il primo cittadino Zoggia ha poi spiegato che serve maggiore educazione: "Come sindaco e ancor più come padre, sono convito che debba arrivare una risposta univoca da parte dell’intera società. Dalle famiglie, che sono chiamate per prime ad avere la responsabilità nell’educazione e nella formazione, le quali devono essere affiancate e sostenute dalla scuola, dalle parrocchie e da tutti quei soggetti che a vario titolo entrano in contatto con i giovani". Infine, l'auspicio che si crei "una rete comune a tutti, famiglie e istituzioni".

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