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Cucchi, depistaggi: 8 carabinieri a processo

16 luglio 2019 | 16.19
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Rinviati a giudizio il generale Alessandro Casarsa e altri 7 militari. Ilaria Cucchi: "Oggi è un momento storico"

(Fotogramma)
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A processo il generale Alessandro Casarsa e altri 7 carabinieri per la vicenda dei presunti depistaggi da parte dell’Arma seguiti alla morte di Stefano Cucchi. Il gip di Roma ha rinviato a giudizio i militari tra cui appunto figura Casarsa, all’epoca dei fatti, nel 2009, comandante del Gruppo Roma, e Lorenzo Sabatino, allora comandante del reparto operativo dei carabinieri di Roma. La prima udienza è fissata per il 12 novembre.

Gli otto carabinieri sono accusati a vario titolo e a seconda delle posizioni di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia. Oltre a Casarsa e Sabatino, vanno a processo anche Francesco Cavallo, all'epoca dei fatti tenente colonnello e capo ufficio del comando del Gruppo Roma; Luciano Soligo, all'epoca dei fatti maggiore dell'Arma e comandante della compagnia Roma Montesacro; Massimiliano Colombo Labriola, all'epoca dei fatti comandante della stazione di Tor Sapienza; Francesco Di Sano, all'epoca in servizio alla stazione di Tor Sapienza; Tiziano Testarmata, comandante della quarta sezione del nucleo investigativo dei Carabinieri e il carabiniere Luca De Cianni, accusato di falso e di calunnia.

"Oggi è un momento veramente storico - ha commentato Ilaria Cucchi al termine dell’udienza - Dieci anni fa mentre ci battevamo in processi sbagliati non immaginavamo quello che stava avvenendo alle nostre spalle e sulla nostra pelle. Ed è merito del carabiniere Riccardo Casamassima se tutto è cominciato e oggi per quei fatti qualcuno sarà chiamato a riferirne in aula di tribunale". "Oggi Casarsa ha detto che a riferirgli le cause della morte di Stefano fu il generale Tomasone" ha aggiunto Ilaria Cucchi.

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