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L'ultimo saluto a Deborah

18 luglio 2019 | 12.15
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Chiesa gremita e grande commozione a Biestro, nell'entroterra di Savona, per i funerali della donna freddata a colpi di pistola dall'ex marito. La 39enne stava scrivendo un libro sulla sua storia

(Immagine da Facebook)
(Immagine da Facebook)

Chiesa gremita e grande commozione a Biestro, frazione del comune di Pallare nell'entroterra di Savona, per l'ultimo saluto a Deborah Ballesio, la ragazza di 39 anni freddata lo scorso sabato a colpi di pistola dall'ex marito Domenico Massari, in un locale di Savona. La sua foto appoggiata sul feretro e accanto le rose bianche e rosa: una folla commossa con i parenti e gli amici più cari che si sono stretti intorno alla mamma Flora, il compagno Luca, il fratello Giovanni e ai familiari, per ricordare Deborah ancora una volta.

"Questa vita che ci ha legati a Gesù nessuno potrà mai potrà portarcela via. Ed è quello che siamo qui oggi a chiedere per Deborah - ha detto durante la funzione, nella chiesa di Santa Margherita, padre Bartolomeo Monge - era un'amica, l'ho conosciuta per diversi anni. Lei ha lasciato un segno positivo nella vita delle persone, che va al di là di questa fine tragica". Alle esequie ha preso parte anche il giornalista e critico Edoardo Raspelli, amico di Deborah, che ha letto un suo ricordo in chiesa. Dopo i funerali la salma è stata accompagnata in processione al vicino cimitero di Biestro.

Deborah stava scrivendo un libro per raccontare il buio della violenza e dello stalking, quel vissuto che lei stessa aveva attraversato con la paura e i trascorsi con l'ex marito, un'ombra che dopo le minacce e l'incendio appiccato al suo locale, una volta uscito dal carcere l'ha aspettata, l'ha cercata, trovata e non le ha dato scampo. A raccontare del libro è stato il giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli, amico di Deborah, che questa mattina al termine del funerale della 39enne ha ricordato la ragazza e lo ha fatto leggendo alcuni passi da lei scritti proprio per quei testi al quale lui le aveva proposto di lavorare insieme. "L'avevo conosciuta 15 anni fa - ha spiegato Raspelli, a margine della cerimonia - dopo l'incendio al suo locale, d'accordo con il suo avvocato, le ho proposto di fare il libro, lo stava preparando. Due anni fa mi mandò le prime 20 pagine e nella mail mi scrisse 'Il mio ex marito esce tra 6 mesi, quindi dobbiamo accelerare'". In chiesa il giornalista ha letto alcune parole dell'incipit. Un'amicizia, la loro, stretta tra la musica e il canto. "Ci eravamo conosciuti - ha aggiunto - nei locali dove lei aveva lavorato per qualche tempo tra Cremona e Piacenza; poi era tornata in Liguria e aveva iniziato il lavoro in alcune mense aziendali. L'ultima volta, un anno fa, avevamo cantato insieme a Millesimo, in un ristorante bar".  "Quando ci vedevamo per cantare era serena - ha concluso Raspelli - Aveva preso lezioni di autodifesa, aveva lavorato in un poligono a Carrù. Con me non aveva mai parlato di questioni economiche e nel libro si parla di escalation a livello psichiatrico: lui che la conquista con molta timidezza e poi comincia a dare di matto, almeno così si legge in quelle pagine. Insulti, racconta le parole, la gelosia, e poi cominciano le minacce e le botte a lei e alla suocera, lui viveva in casa loro". "Queste cose lei le aveva dette e scritte", ha ricordato lo stesso giornalista in chiesa.

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