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Formigoni va ai domiciliari

22 luglio 2019 | 12.43
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Ha lasciato il carcere di Bollate, sarà ospite del medico Walter Maffenini, suo amico di gioventù

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Roberto Formigoni ha lasciato il carcere di Bollate e sconterà i domiciliari a casa di un medico amico, Walter Maffenini, professore ordinario di Statistica all’Università Bicocca di Milano, la cui offerta è stata valutata positivamente dal tribunale di Sorveglianza di Milano, che ha acconsentito alla misura alternativa. L’ex presidente lombardo, condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi di carcere nell’ambito del processo Maugeri-San Raffaele, si trovava in carcere dallo scorso 22 febbraio; da quando, dopo la pronuncia della Cassazione, la condanna è diventata definitiva.

Lo conferma lo stesso Maffenini all’AdnKronos. I due, spiega il docente, sono amici sin dai tempi dell’università: di qui la scelta di Maffenini di offrire a Formigoni un luogo dove scontare i domiciliari. Maffenini non ha dato indicazioni su dove si trovi l’abitazione, ma ha confermato che già da oggi ''Formigoni si trova da me''.

Formigoni ha iniziato un "percorso di resipiscenza" che per la prima volta lo ha portato al "riconoscimento del disvalore delle sue condotte poste in essere". L'ex governatore ha riletto la vicenda, "comprendendone gli sbagli, i comportamenti superficiali come le vacanze in barca. Il carcere ha sollecitato in lui un notevole sforzo di adattamento, consolidato da elementi tra cui la fede" si legge nel dispositivo con cui i giudici gli hanno concesso i domiciliari, dopo esattamente 5 mesi di carcere.

Formigoni ha iniziato un percorso di ravvedimento, in questo senso i domiciliari sono "auspicabili, visto che oltre alla revisione delle condotte assunte", si è "conformato alla condanna" e ha riconosciuto il "disvalore" delle sue azioni. Formigoni ha anche spiegato di essersi costituito, subito dopo la condanna, "per rispetto dello Stato" e in carcere ha sempre tenuto un "basso profilo", un comportamento che "non dà spazio" all'ipotesi di pericolo di fuga. Si tratta di "tutti elementi positivi per un percorso di recupero", chiosano i giudici.

Lo stesso sostituto procuratore generale di Milano, Nicola Balice, nell'udienza di giovedì scorso aveva dato parere favorevole all’istanza dei domiciliari perché l’ex governatore è ultrasettantenne.

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