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Omicidio Diabolik, ex leader Irriducibili: "Nostre strade divise da tempo"

08 agosto 2019 | 16.46
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Fabrizio Toffolo aveva condiviso con Fabrizio Piscitelli anni di militanza in Curva Nord

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Le nostre strade si erano divise da tempo". Non sente il bisogno di aggiungere altre parole Fabrizio Toffolo, quando l’Adnkronos lo contatta per chiedergli un ricordo di Fabrizio 'Diablo' Piscitelli. Toffolo aveva condiviso anni di militanza in Curva Nord fianco a fianco con Diabolik fin da ragazzo. Nei primi anni 2000 i due componevano il quartetto di comando degli Irriducibili e dell’intera curva Nord insieme a Yuri Alviti e Paolo Arcivieri.

"Non vado più allo stadio dal 2006", aggiunge ancora Toffolo, che è stato gambizzato per ben due volte: prima nel 2007, poi ancora nel 2013. Toffolo non sente la necessità di ricordare l’ex amico né intende commentare in nessuna maniera l’omicidio. Non si esprime neppure sulla datata prossimità che nell’ultimo anno si è trasformata in qualcosa di più, in legame solido, a doppio filo, tra gli Irriducibili e la costola romana di Forza Nuova capeggiata da Giuliano Castellino.

Alcuni indizi. Fu immediata la solidarietà del leader di Forza Nuova Roma quando gli Irriducibili, il 24 aprile scorso, esposero lo striscione ‘onore a Benito Mussolini’ a Milano. Forza Nuova inviò alla stampa in tempo reale le immagini dello striscione corredate da un breve comunicato. Sempre Forza Nuova il 6 maggio scorso, in occasione dell’attentato alla sede degli Irriducibili in via Amulio, la strada parallela ad Acca Larenzia, per prima parlò di “bomba antifascista”, una tesi poi ripetuta da Piscitelli in qualità di leader del gruppo ultras laziale.

“Non saprei, dal momento che sono fuori dalla curva da anni non posso esprimermi neanche su questo”, dice ancora Toffolo. Al quale, delle insistenti voci tutte interne alla tifoseria, attribuivano il contenuto di un volantino ostile alla gestione della curva Nord così condotta da 'Diabolik' diffuso nel febbraio scorso. “Siamo stati troppo tempo alla finestra – recitava il comunicato firmato ‘Ordine Lazio’ – è ora di dire basta a una gestione di curva senza ideali o meglio uno ce n’è: il dio denaro. Tanti tifosi sono stufi e ci siamo riuniti sotto questa unica bandiera, ‘Ordine Lazio’. Il nostro leader è ben noto è l’ex responsabile dei veri Irriducibili”.

Il riferimento a Toffolo è chiaro. E lui oggi sull’argomento risponde così all’Adnkronos: “Tanti tifosi nel tempo mi hanno chiesto di rientrare in curva – ammette Toffolo - ma io sono uno dei tanti disamorati da questa gestione societaria. Finché ci sarà questo presidente non tornerò”. E la medesima risposta Toffolo la ripete anche quando gli si domanda se, mancato Piscitelli, pensa di tornare a guidare una tifoseria ora orfana del suo leader.

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