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Chef Rubio: "Lampedusa è anche isola di razzisti e parassiti"

16 agosto 2019 | 10.56
LETTURA: 6 minuti

Pochi giorni fa era lì per Open Arms con Richard Gere. Dura la reazione degli abitanti: "Non la conosci"

(Fotogramma)
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"Lampedusa è l'isola dei pescatori dal cuore immenso, della gente di mare che rispetta il prossimo ma è anche l'isola della cocaina, della mafia, del nero, dell'abusivismo edilizio, dei razzisti e dei parassiti". E' quanto scrive su Instagram Chef Rubio che nei giorni scorsi è andato a Lampedusa per aiutare, con Richard Gere, la nave Open Arms. "State mandando a fondo un'isola che pensate essere vostra ma che è semplicemente se stessa", scrive lo chef.

"Lampedusa è un'Italia in miniatura - dice - affascinante proprio grazie alle sue molteplici sfaccettature e contraddizioni". E aggiunge: "Invito tutti a venire, è stupenda davvero. Ma vi chiedo un favore: spendete i vostri soldi solo nei ristoranti della brava gente, nei B&B delle belle anime. A tutto il resto riservate indifferenza, perché quello si meritano: in molti hanno speculato su date, morti e naufragi, in molti si riempiranno la bocca di aiuti e fratellanza mai vissuti in prima persona e proprio quelli hanno cavalcato e stanno cavalcando il mito del'isola dell'accoglienza vomitando odio e ignoranza".

Naturalmente non sono mancati i commenti al vetriolo dei lampedusani: "Se Lampedusa non ti piace la vacanza potevi fartela altrove, hai visto cose che nemmeno esistono e caro chef dei miei stivali secondo me la cocaina te la sei proprio fatta tu, visto che hai visto cose che nemmeno esistono", scrive Annalaura. "Noi la amiamo e ci basta questo - scrive Rossella - non ci importa di 4 cretini che scrivono senza conoscere la nostra bellissima isola". di altro avviso la giornalista e scrittrice Francesca Barra che gli scrive: "Mi hai commossa, grazie. L'uomo del fare". E Monica dice: "Vai avanti così, Rubio". Mdelladio scrive: "Perché vomiti cazzate? Non fai un buon servizio all'isola".

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Lampedusa è un mondo nel mondo che si rivela in pochissimo tempo, ma di un tappeto non si possono guardare solo le magnifiche trame, bisogna alzarlo e vedere quanta polvere è stata nascosta sotto negli anni. È l’isola dei pescatori dal cuore immenso, della gente di mare che rispetta il prossimo e l’ambiente, degli attivisti e della resistenza, di donne e uomini coraggiosi, delle tartarughe e dei delfini, degli uccelli migratori e dei conigli, delle spiagge incantevoli e dell’acqua cristallina. Ma è anche l’isola della cocaina, della mafia e della camorra, dell’abusivismo edilizio e del nero, dei razzisti e dei parassiti, dei radar e dei tumori, del lager nella fossa e dell’indifferenza. Lampedusa è un’Italia in miniatura, affascinante proprio grazie alle sue molteplici sfaccettature e contraddizioni. Invito tutti a venire, è stupenda davvero. Vi chiedo però un favore: spendete i vostri soldi solo nei ristoranti della brava gente, nei b&b delle belle anime, nelle barche dei pescatori onesti e nei bar di chi c’ha ‘r core grosso. A tutto il resto riservategli indifferenza, perché quella si meritano: in molti hanno speculato su date, morti e naufragi, in molti si riempiranno la bocca di aiuti e fratellanza mai vissuti in prima persona, e proprio quelli hanno cavalcato e stanno cavalcando il mito dell’isola dell’accoglienza vomitando odio e ignoranza. Da quando ho portato a galla verità scomode e ho spezzato lance a favore degli ultimi e chi con gli ultimi combatte m’hanno minacciato, insultato, aggredito e esortato a lasciare quanto prima l’isola. Per chi si stesse preoccupando relax, me so tajato e me li so magnati e ricacati ( stiamo parlando di uno sparuto numero di omuncoli e parassiti capaci solo di latrare ). Detto questo me ne vado con dei ricordi stupendi, il sorriso sulle labbra e un cuore gonfio de persone perbene che ho avuto l’onore di conoscere e che spero possiate conoscere anche voi. Ps: non tornerò con Tv al seguito come in molti mi han chiesto, ma lo faccio solo per evitarvi patetiche e ipocrite stese di tappeti rossi su cui i parassiti sperano di salire. Tornerò così come son venuto, da persona comune tra le persone perbene. A presto #Lampedusa

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