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Carabiniere ucciso, Cerciello e Varriale erano di turno e disarmati

06 settembre 2019 | 15.19
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La ricostruzione del collega del vicebrigadiere ucciso la notte tra il 25 e il 26: "Mostrammo il distintivo ai due americani"

Mario Cerciello Rega
Mario Cerciello Rega

"Quella sera ci qualificammo mostrando la placca identificativa". E’ quanto ha detto il carabiniere Andrea Varriale davanti ai magistrati di Roma, tra cui il procuratore capo facente funzioni Michele Prestipino, il 9 agosto scorso, ricostruendo quanto avvenuto la notte fra il 25 e il 26 luglio a Roma quando il giovane americano Finnegan Lee Elder uccise con 11 coltellate il collega di Varriale, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.

Elder si trovava con il suo amico Gabriel Natale Hjorth e i due si erano preparati a tendere un agguato in via Federico Cesi, potendo così contare sull’effetto sorpresa.  

In base a quanto si apprende da fonti giudiziarie, Varriale ha ammesso davanti ai magistrati che lui e Cerciello erano entrambi disarmati: i due infatti erano in servizio antispaccio e, come ha spiegato il militare, si tratta di un’attività che viene svolta in borghese e con un abbigliamento, specie in estate, che renderebbe complicato il possesso della pistola senza far saltare la ‘copertura’. Una versione ritenuta credibile dagli inquirenti.

Agli atti della Procura, in vista dell'udienza davanti al tribunale del Riesame fissata per il prossimo 16 settembre, anche un video di circa mezz'ora in cui si vedono i due americano mentre compiono una sorta di sopralluogo in via Cesi, zona Prati a Roma, prima di incontrare i due carabinieri, per verificare la presenza di telecamere. E’ anche grazie a questo stratagemma che il momento dell’omicidio del vicebrigadiere Rega non è stato ripreso da nessuna telecamera di videosorveglianza. Il filmato mostra i due americani che al passaggio di un’auto dei carabinieri si nascondono dietro alcune auto in sosta.

All’appuntamento, vicino a dove i due americani alloggiavano in albergo, si sarebbe dovuto presentare Sergio Brugiatelli, "l'intermediario" dei pusher dai quali gli americani avevano comprato cocaina rivelatasi poi essere tachipirina, che voleva indietro il suo zaino rubatogli alcune ore prima a piazza Mastai, nella zona di Trastevere. Nel video in mano agli inquirenti non si vede il coltello con il quale Elder ha ucciso Cerciello e che secondo quanto ricostruito, teneva nella tasca della felpa.

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