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Alan Kurdi: "Malta faccia sbarcare gli 8 migranti rimasti"

07 settembre 2019 | 12.19
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Immagine di repertorio (Foto di Fabian Heinz)
Immagine di repertorio (Foto di Fabian Heinz)

"Malta deve far sbarcare gli 8 migranti che ancora si trovano a bordo della Alan Kurdi", la nave della Ong tedesca Sea Eye. A chiederlo, parlando con la Dpa, è stato Gorden Isler, portavoce della Ong: "Ci rivolgiamo al governo maltese affinché metta fine a questa indegna situazione di stallo". Le persone ancora a bordo "presentano segni di forte sovraccarico mentale e stress, alcuni hanno smesso di mangiare giorni fa e altri continuano a soffrire di mal di mare", recita un messaggio rivolto alle autorità maltesi contenente un rapporto medico sulle condizioni di ciascun migrante e un resoconto sulle condizioni del mare, in peggioramento.

"Vi esortiamo con urgenza ad evacuare 8 persone per garantire il necessario trattamento medico e psicologico". La Sea-Eye si è rivolta ad una corte maltese, nella speranza che confermi che è Malta a dover accogliere i profughi. "Siamo certi che il tribunale maltese confermerà la giurisdizione delle autorità maltesi nei prossimi giorni", afferma ancora la sea-Eye, preannunciando possibili ulteriori azioni legali se questo dovesse essere confermato.

Qualche ora fa c'è stata l'evacuazione medica per cinque dei tredici migranti a brodo della nave Alan Kurdi. L'imbarcazione da circa una settimana è al largo dell’isola di Malta alla ricerca di un porto sicuro dove sbarcare. Tra i cinque evacuati, quasi tutti minorenni, c’è anche il ragazzo che ieri ha tentato il suicidio.

"Uno dei naufraghi ha già cercato di togliersi la vita a bordo della #AlanKurdi, ancora bloccata in acque internazionali. Malta dovrebbe indicare un porto sicuro ma non lo fa, l'Italia ha ribadito il divieto di ingresso. La vergogna europea continua", la denuncia di Cecilia Strada su Twitter.

Ancora ieri la ong ha chiesto al governo se è ancora valido il divieto di ingresso in acque territoriali. Ed è stato confermato.

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