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La lettera di Giulia, mamma della figlia di Salvini: "Rabbia e dolore per il post"

08 settembre 2019 | 14.20
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(Fotogramma)
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"Caro Direttore, affido a te e al tuo giornale queste poche righe per esprimere la mia amarezza, la mia rabbia e il mio dolore. Sì dolore. Quello che ho provato nel leggere due giorni fa le parole allusive e meschine scritte e pubblicate su mia figlia Mirta e sul suo papà". Inizia così la lettera indirizzata a Libero Quotidiano di Giulia Martinelli, ex compagna di Matteo Salvini che ha deciso di intervenire personalmente dopo la bufera scatenata dal post del giornalista e caporedattore di Rai Radio1 Fabio Sanfilippo.

Dolore, spiega ancora la donna, "per chi dice di amare e non odiare, per chi è padre, per chi ha la grande fortuna di avere avuto il dono di figli da crescere, da educare, da portare sulle spalle e da aprire al mondo. Quel mondo che deve insegnare rispetto, lealtà e valori, ovvero l' educazione che io e Matteo stiamo dando quotidianamente a nostra figlia".

"Rabbrividisco - continua l'ex compagna del leader del Carroccio - di fronte a un padre, ad un giornalista che travolge e minaccia la nostra intimità, coinvolgendo una bambina di sei anni che ignora e nulla ha a che fare con le vicende politiche delle ultime settimane. Mi tremano le mani. Personalmente in tanti anni non ho mai detto né scritto una parola, non sono mai intervenuta pubblicamente, ma mai come oggi si era arrivati così in basso, e mai come oggi si è mai offeso e vilipeso il rifugio affettivo e sicuro di una bambina di sei anni".

"I nostri figli vanno a scuola, i nostri figli leggono i social (la mia per fortuna è ancora troppo piccola) , i nostri figli guardano la tv, i nostri figli hanno bisogno di guide e di genitori che amino e che agiscano a protezione del loro bene più prezioso", scrive ancora Martinelli, che aggiunge: "Sfregiare la loro intimità ed il loro equilibrio psicologico a fini politici è un delitto giornalistico imperdonabile. Perché gratuito, miserabile e soprattutto ignorante".

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