Gli agenti, insieme ai vigili del fuoco, hanno appurato che l'incendio è divampato a causa di uno dei tanti 'lumini' che anche ieri erano stati accesi dove Fabrizio Piscitelli è stato ucciso lo scorso 7 agosto
di Luca Monaco
E' bruciata nella notte la panchina nel parco degli Acquedotti dove il 7 agosto scorso Diabolik, alias Fabrizio Piscitelli, leader degli Irriducibili della Lazio, è stato freddato con un colpo di pistola alla testa con un'esecuzione in piena regola.
Stanotte sono intervenute le volanti della polizia e i vigili del fuoco nell'angolo di via Lemonia, nel quartiere dell'Appio Tuscolano, che l'omicidio ha portato alla ribalta della cronaca e dove tifosi e amici del capo Ultras avevano ricreato una sorta di curva, tra fiori e sciarpe che ricordavano Diablo.
Gli agenti, insieme ai vigili del fuoco, hanno appurato che l'incendio è divampato a causa di uno dei tanti 'lumini' che anche ieri erano stati accesi intorno alla panchina. Una candela sarebbe caduta a causa del vento e avrebbe ingenerato l'incendio. Ad alimentare le fiamme le tante sciarpe e bandiere annodate alla panchina dai tifosi laziali e dagli amici di Piscitelli, che dal giorno dell'omicidio, ancora irrisolto, continuano a portare fiori e ricordi sul luogo del delitto.