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Caso Fadil

La telefonata di Imane: "Sapevo di essere stata avvelenata"

18 settembre 2019 | 15.08
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La telefonata, diffusa oggi dalla procura milanese, fatta il 12 febbraio da Fadil al suo ex legale Paolo Sevesi

(fotogramma)
(fotogramma)

"Paolo, preparati. Io lo sapevo già, ma non ho detto niente finché non è arrivato il dottore a dirmelo stamattina. Mi ha detto che dai risultati sembra che qualcuno mi abbia avvelenata". Comincia così la telefonata, diffusa oggi dalla procura milanese, fatta il 12 febbraio da Imane Fadil, la teste del caso Ruby morta per un’aplasia midollare il primo marzo all’Humanitas di Milano, al suo ex legale Paolo Sevesi.

"Il dottore mi ha chiesto: ‘ma lei ha avuto questa sensazione (di essere stata avvelenata, ndr)?’ - prosegue Fadil al telefono con Sevesi -. E io gli ho detto: 'io lo sapevo già, me lo sentivo che volevano avvelenarmi e farmi fuori, però non ho detto niente a voi perché era giusto che vi rendeste conto voi della cosa'. E lui mi fa: 'noi pensiamo che ci sia una sorta di complotto nei suoi confronti'". E a quel punto che Sevesi si introduce nella conversazione: "Devo parlare con i medici al più presto - dice alla sua assistita -. L’importante è intanto tu ti prendi nome e cognome del medico. Facciamo tutte le cose che dobbiamo fare, Imane, non ti preoccupare".

"Hanno aspettato a dirmelo perché volevano essere certi dei risultati - prosegue la giovane nella telefonata -. Sono venuti a dirmelo stamattina il medico con un’altra dottoressa. Non hanno detto nulla ai miei, perché è la prima volta che li vedono, sono arrivati oggi".

La reazione di Sevesi è sorpresa: "Decisamente non me l’aspettavo", le risponde. "Io invece sì - prosegue Fadil - lo sapevo, perché stavo morendo eh, io sapevo che qualcuno aveva fatto qualcosa. L'ho anche un po' capire, solo che non volevo esagerare. E poi era giusto che non lo dicessi io ma che i medici ne avessero la certezza. Ora tu vieni a parlarci". "Adesso mi organizzo - le risponde l’ex avvocato prima che cada la linea - appena rientro a Milano la prima cosa che faccio è venire a trovarti. Tu rimettiti in forma, Imane, tanto il peggio l’hai passato, mi sembra".

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