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Tav, 'Federica' abbatte ultima parete di roccia

23 settembre 2019 | 12.01
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Completati i primi 9 km del tunnel base della Torino-Lione. Un lungo applauso ha accompagnato la fresa nell'ultimo tratto del suo viaggio

Telt - Inauguration
Telt - Inauguration

E' stato un lungo applauso ad accompagnare fresa 'Federica' nell'ultimo tratto del suo viaggio cominciato tre anni fa. All'interno di grotta alta come un palazzo di otto piani, con un simbolico passaggio di testimone tra operai, la talpa ha abbattuto l'ultima parete di roccia completando i primi 9 chilometri del tunnel di base della Torino-Lione. Partita da Saint-Martin-la-Porte nell'estate del 2016, la fresa ha scavato la prima parte della galleria sud del tunnel lungo 57,5 chilometri, arrivando ai piedi della discenderia di La Praz. Una tappa importante poiché si tratta del primo tratto del tunnel in cui a partire dal 2030 passeranno i treni passeggeri e merci in direzione Francia.

Alla cerimonia hanno partecipato Philippe Chantraine rappresentante della Dg Move della Commissione europea e il neo ministro francese ai trasporti Jean-Baptiste Djebbari che ha schiacciato il pulsante che ha dato il via alla fresa insieme ai sindaci di Saint-Martin-la-Porte e Saint Jean de Maurienne. Con loro esponenti istituzionali nazionali e locali di Italia e Francia. A fare gli onori di casa Hubert du Mesnil e Mario Virano, presidente e direttore generale di Telt, il promotore bi-nazionale incaricato della realizzazione e gestione della sezione transfrontaliera della linea.

A festeggiare la caduta del diaframma anche i 450 lavoratori coinvolti nella realizzazione dell'infrastruttura, in prevalenza italiani e francesi, che hanno scavato 24 ore su 24, sette giorni su sette. Gli operai a bordo della fresa proveniente da Saint-Martin-la-Porte hanno attraversato per primi la roccia perforata passando il testimone a un collega che continuerà a lavorare alla prosecuzione del tunnel di base. La Torino-Lione è attualmente il terzo datore di lavoro del territorio e, in vista dell'avanzamento dei lavori dei cantieri lato Francia, sono previsti oltre 2000 posti di lavoro diretti.

I lavori per la realizzazione dell'opera, oggi al 18% del totale, proseguiranno nei prossimi mesi. In particolare, dopo questa prima fresa arrivata al traguardo altre sette saranno attive a seguito dell'assegnazione delle gare d'appalto per i restanti 4 lotti, le cui procedure sono state avviate nel corso dell'anno.

"Si è scavato nella parte peggiore dal punto di vista geologico - ha spiegato il dg di Telt, Virano - siamo infatti andati alla ricerca di problemi per risolverli in modo che le imprese che continueranno a lavorare non debbano trovarsi davanti a imprevisti". La fresa 'Federica' è avanzata, infatti, nella sezione geologica più complessa della montagna, caratterizzata dalla presenza di carbone e acqua. Il tunnel tuttavia è stato realizzato nei tempi e nel rispetto del budget. "Il mio sentimento in questo momento - ha aggiunto Virano - è di profonda gratitudine a quanti per molti anni hanno lavorato e tenuto duro in una situazione complicata tecnicamente ma non solo".

Il presidente du Mesnil ha consegnato le chiavi della fresa 'Federica' a Cristina, unica donna tra i lavoratori presenti al momento in cui la talpa ha abbattuto l'ultima parete di roccia. "Un riconoscimento per tutto ciò che è stato realizzato", ha commentato du Mesnil mentre Cristina, 23 anni, ha osservato: "Questa esperienza mi ha profondamente arricchito perché si tratta di un progetto estremamente innovativo".

Il ministro francese Djebbari si è detto "lieto della posizione assunta dal governo italiano. Il ministro De Micheli che ho incontrato la scorsa settimana a Bruxelles ha dichiarato che i lavori ora devono avanzare in maniera rapida". "La Francia da parte sua - ha aggiunto - ha ribadito anche la scorsa settimana l'impegno e la determinazione a portare a conclusione l'opera".

Le 'madamine' torinesi, Adele Olivero e Roberta Castellina, che in rappresentanza del comitato 'Sì Torino va avanti' hanno partecipato alla cerimonia, all'Adnkronos hanno commentato: "E' stata una grande emozione aver visto come sul lato francese i lavori sono stati portati avanti con successo, ora auspichiamo che lo stesso accada al più presto anche sul lato italiano dove tanti lavoratori aspettano di poter ricominciare a lavorare in sicurezza e tranquillità".

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