Lo avevano paventato nei giorni scorsi, oggi è successo. Facebook ha chiuso - o meglio 'nascosto' - la pagina Facebook dei Socialisti Gaudenti, spazio cult che tra politica e satira raccontava il presente della sinistra italiana. Il motivo? Con ogni probabilità, un problema con l'ormai famigerato algoritmo del social, che potrebbe aver male interpretato - senza coglierne l'ironia - diversi vecchi post, segnalati e cancellati in massa prima del blocco alla pagina.
Una violazione degli standard della community, insomma, nata però da un fraintendimento: la pagina dichiaratamente antifascista - che spesso ironizza e polemizza sui gruppi della nuova destra - potrebbe essere paradossalmente vittima dello stesso algoritmo che recentemente ha chiuso le pagine di Casapound e Forza Nuova.
"In meno di 24 ore - spiegavano ieri i Socialisti Gaudenti - Facebook ha cancellato due nostri vecchi post su di un famigerato movimento politico occupante abusivo di un edificio pubblico nel centro di Roma (in via Napoleone III) di cui non vogliamo fare il nome, con la motivazione che tali post non fossero conformi agli standard della comunità, nonostante fossero palesemente ironici e sfottò nei confronti di quel movimento e la sua ideologia.
Tale movimento - scrivevano ancora - veniva nominato e questo ha scatenato la cancellazione, sebbene la pagina non sia stata sospesa (per il momento)". Poi la doccia fredda.
E se i 'Socialisti' si sfogano su Twitter - "Prendere per il culo i fasci è contro la politica di Facebook, ma generare il 'traffico' di @matteosalvinimi no", scrivono - i 'Gaudenti' non perdono di certo il senso dell'umorismo. In attesa di capire se Facebook farà marcia indietro, ecco l'appello a una new entry del Pd: "Hey, compagna @BeaLorenzin, ci difendi tu?".
Hey, compagna @BeaLorenzin, ci difendi tu?
— Socialisti Gaudenti (@socgaudenti) September 24, 2019