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Ruby ter, Danese piange in aula: "Bunga bunga mi ha rovinato la vita"

28 ottobre 2019 | 11.55
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La teste al processo: "Dopo nove anni sto lottando perché la gente mi ha messo un'etichetta che è difficile da togliere. Adesso ho ricominciato a studiare per avere un mestiere"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Il 'bunga bunga' "mi ha rovinato la vita perché la gente si è fatta un'idea basandosi sui giornali e io vengo considerata una escort. Sono stata vittima di bullismo, per un lungo periodo non uscivo di casa, sono andata in depressione, ho sofferto anche di anoressia. E' stato difficile, ho sofferto tanto e ora sono in cura, prendo dei farmaci per affrontare la situazione". Chiara Danese, la ragazza che partecipò a una sola serata ad Arcore e che insieme ad Ambra Battilana andò via anzitempo, torna in aula - nel processo Ruby ter in corso a Milano - per raccontare quei dettagli che sono stati determinanti per svelare quanto accadeva nelle cosiddette 'cene eleganti'. 

In aula si commuove, piange quando parla di come una sola serata, quando aveva 18 anni, le ha cambiato la vita. "Dopo nove anni sto lottando perché la gente mi ha messo un'etichetta che è difficile da togliere. Vivendo in una piccola realtà anche fare la cameriera per me è stata dura, adesso ho ricominciato a studiare per avere un mestiere, ma sto facendo fatica. La mia famiglia mi aiuta economicamente e mi supportano tantissimo, adesso vedo un po' la luce", dice Danese, parte civile nei primi due processi Ruby. 

Danese inizia il racconto dall'incontro con Silvio Berlusconi "che non conoscevo, avevo 18 anni e per me erano più famosi Emilio Fede e le ragazze di Colorado. C'erano a cena la Polanco, le gemelle De Vivo. Mi sentivo un po' importante quella sera. Berlusconi portava un vassoio con degli anelli diversi, alcuni con sopra dei fiori altri con pietre colorate". Durante la cena "Berlusconi era davanti a noi, Fede era in mezzo a me ed Ambra, durante la cena Berlusconi cantava, raccontava barzellette, le ragazze ridevano e scherzavano con lui. Io non ridevo perché la maggior parte erano sconce, Fede mi dava delle pacche per farmi ridere, noi eravamo le ospiti quella sera e cercavano di coinvolgerci. C'erano delle canzoni dedicate a lui come 'meno male che Silvio c'è'. L'ultima barzelletta era sul 'bunga bunga'".

Quando spunta la statua di Priapo "con il fallo che si muoveva, le ragazze simulano il rapporto orale. Io ho iniziato un po' a spaventarmi e mi sono preoccupata. Ho chiesto una camomilla perché non mi sentivo bene dall'agitazione, dalla paura; in tutte le cose sono sempre stata accompagnata da mia madre e lì ero sola. Berlusconi baciava in bocca le ragazze, lo chiamavano papi, io l'ho considerato volgare".

Il dopo cena è "in una sala con luci blu e rosse, con un palo al centro e dei divanetti bianchi intorno al palo, da una parte c'era il deejay. Iniziarono a entrare ragazze vestite da infermierina le stesse che erano a tavola, a ballare in modo provocante anche lì sembrava che erano tutto normale. Erano tutti balletti erotici, poi arriva il balletto di Nicole Minetti è vestita e balla in modo provocante, poi rimase solo con i sandali, nuda. Si fece baciare il seno da Fede e Berlusconi", conclude Chiara Danese.

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