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Rifiuti, ex dirigenti Ama denunciati per carenze raccolta

05 novembre 2019 | 15.02
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I manager deferiti all'Autorità Giudiziaria competente dai carabinieri del Noe al termine delle indagini sui disservizi dello scorso giugno. Nei guai ex direttore tecnico ed ex consigliere

(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

I carabinieri del Noe denunciano i dirigenti di Ama "a seguito della carente attività di raccolta" dei rifiuti nello scorso mese di giugno.

Secondo quanto si legge in una nota, "a seguito delle difficoltà mostrate da Ama S.p.A. nella raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale nello scorso mese di giugno, i militari del Nucleo Operativo Ecologico hanno avviato una mirata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzata a verificare le cause di tali disservizi. In particolare, i militari del Comando Tutela Ambientale hanno condotto un’attività di osservazione minuziosa in alcuni Municipi della città, allo scopo di verificare la sussistenza di reati ambientali in relazione all’ammasso dei rifiuti, continuativo e sistematico, generatosi nelle aree dedicate al conferimento degli stessi da parte dell’utenza".

Le indagini compiute hanno permesso di "accertare la commissione del reato, previsto dal Testo Unico Ambientale, di stoccaggio non autorizzato di rifiuti, all’interno ed in prossimità dei cassonetti stradali, conseguenti all’inadeguata attività di raccolta ed avvio a recupero/smaltimento degli stessi rifiuti, ivi conferiti dai cittadini, in disapplicazione delle clausole sottoscritte nel nuovo 'Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Ama S.p.a. per la gestione dei rifiuti urbani e servizi di igiene urbana anni 2019/2021'. A seguito delle verifiche svolte, "i militari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria competente i dirigenti di Ama S.p.A. in carica all’epoca dei fatti, delegati quali responsabili per l’attività di raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale".

Fra gli ex dirigenti indagati risultano esserci Massimo Bagatti, direttore tecnico di Ama, e Massimo Ranieri, ex consigliere di Ama. L'ipotesi di accusa è stoccaggio di rifiuti non autorizzato. L'indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico e coordinata dall'aggiunto Nunzia D'Elia e dal pm Luigia Spinelli, è partita dagli esposti dei cittadini a cui sono seguiti controlli in diversi municipi dai quali è emerso che i rifiuti non venivano tolti. In particolare nei quartieri del Pigneto e di Prati i carabinieri hanno verificato che il servizio non era adeguato alle necessità. Il reato potrà essere estinto con il pagamento di una multa.“

Duro il commento del leader della Lega Matteo Salvini: "Più che dei dirigenti, la responsabilità è tutta dell’incapace sindaco Raggi: ha cambiato più amministratori dell’Ama lei che allenatori il Milan!", ha affermato.

BAGATTI: "SANZIONE DA 6500 EURO CHIUDE PARTITA" - "C'è stata un'indagine, scaturita da una denuncia legittima, che si è conclusa non riscontrando danni ambientali. La partita si chiude con una sanzione, 6500 euro in totale, che verrà pagata nei prossimi giorni''. Lo ha detto all'Adnkronos Massimo Bagatti, agli inizi di giugno direttore operativo della municipalizzata dei rifiuti, in merito all'indagine della Procura di Roma. ''A giugno c'è stato un periodo di emergenza che non dipendeva solo da Ama - ha spiegato Bagatti, attuale direttore tecnico Ama - Non avevamo sbocchi certi dove portare i rifiuti e, nonostante gli sforzi che abbiamo fatto, nessuno di noi si è sottratto, alcuni sacchi sono rimasti a terra. Poi è arrivata l'ordinanza della Regione Lazio che ha consentito di ripulire la città e riportare la situazione a livelli fisiologici. Certamente alcuni disagi ci sono stati e la sanzione chiude questa partita''.

Roma invasa dai rifiuti anche su Google street view

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