Facevano la ‘cresta’ sulla benzina da utilizzare con le auto di servizio: per questo due poliziotti, entrambi assistenti capo addetti al reparto Scorte della questura di Roma, sono stati sospesi per un anno dal servizio con l’accusa di peculato e falso materiale e ideologico. La decisione è del gip Francesca Ciranna che nell’ordinanza di misura cautelare parla di "concreto pericolo di reiterazione del reato".
I due poliziotti, si legge nel provvedimento, in diversi servizi di scorta eseguiti lo scorso settembre "si sono appropriati di parte dei buoni di benzina posti a loro disposizione per i servizi di scorta cui erano stati di volta in volta adibiti, attestando nei fogli di ‘uscita automezzi’ (compilati in ogni partenza e rientro) un chilometraggio superiore rispetto a quello effettivamente effettuato, un approvvigionamento di carburante maggiore, nonché – in un viaggio effettuato il 17 settembre - falsificando materialmente il foglio riferimento carburante facendolo apparire come riferibile a un collega (in realtà assente) e su altra autovettura (Renault Megane invece della Alfa Romeo 166 da loro utilizzata)".
Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile e coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Gennaro Varone, sono scattate in seguito alle segnalazioni del responsabile dell’ufficio automezzi. In casa di uno dei due poliziotti sono stati trovati alcuni buoni benzina sottratti.