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Papa: Sant'Egidio inaugura mostra 120 vignette per 6 anni pontificato di Francesco

25 novembre 2019 | 22.15
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Papa: Sant'Egidio inaugura mostra 120 vignette per 6 anni pontificato di Francesco

Domenica 1 dicembre la Comunità di Sant’Egidio inaugura a Roma presso Palazzo di San Gallicano a Trastevere, una grande mostra di circa 120 vignette e schizzi preparatori dedicate ai primi 6 anni di pontificato di Papa Francesco. L'autore è Anto Sullo, vignettista napoletano, tra i maggiori talenti satirici ed umoristici italiani. La mostra, intitolata 'Il nostro Francesco 2013-2019 il cammino di Papa Bergoglio in vignette', sarà visitabile dal 2 al 15 dicembre e gode del patrocinio morale di ministero per le Attività, beni culturali e turismo, Regione Lazio, Regione Campania, Comune di Roma Municipalità I, Comune di Napoli, Comune di Assisi, Chiesa di Napoli, Rivista San Francesco.

Con questa raccolta di vignette, Anto, questo il nome d'arte con cui si firma l'artista, ripercorre il percorso di Papa Francesco, interpretando con le sue vignette i momenti salienti del Pontificato di Papa Bergoglio, dal giorno dell'elezione al soglio Petrino ad oggi. In un momento cosi delicato per la pace nel mondo tra violenze, guerre e crisi sociali, la figura del Papa si erge come un totem di valori positivi, un totem da difendere e proteggere. Anto lo fa a suo modo con le sue vignette, tra lacrime e sorrisi, disegni che “fermano” in chiave ironica ed umoristica gli accadimenti e le notizie di maggiore importanza che hanno visto protagonista il Papa negli ultimi anni.

L'intento è proprio quello che s'intuisce, mostrare, attraverso i disegni, la positività dei messaggi del Pontefice, cercando di dare un piccolo contributo a risvegliare una coscienza nuova sulla realtà di tutti i giorni, tra sorrisi e drammi, aiutando il fruitore a guardare la vita di tutti i giorni con occhi nuovi, seguendo anche le indicazioni ed i moniti di Papa Francesco.

E così i personaggi si succedono, sembrano usciti da una favola d’altri tempi... Papa Bergoglio si trasforma: mette i guantoni per “colpire” gli indifferenti e i “guerrafondai” diventando “Frank Balboa” con San Francesco sulla cintura di campione del mondo , poi con maniche scorciate e scopa in mano “ripulisce”(almeno ci prova...) Piazza San Pietro, poi scrivendo l'enciclica Laudato Si' si colora di “verde”come un novello “Incredibile Hulk!”o ancora chiede aiuto a Madre Teresa per paura di non farcela da solo…

Le vignette si succedono veloci una dopo l'altra in un percorso che vorresti rifare di nuovo, subito dall'inizio. Aldilà dell'omaggio artistico a Papa Bergoglio, Anto “utilizza” il pontefice come un mirino e va a colpire preciso, “toccando” e colpendo i colpevoli della deriva del mondo d'oggi, i bersagli e le tematiche sensibili al papa e non solo a Lui ci sono tutte: dalla pace, all'ambiente, dalla solidarietà, alla corruzione, dalla mafia, ai migranti, alla fame nel mondo, ai bambini! Anto colpisce con una matita o un graphos di precisione, Papa Francesco sembra mantenergli alta “l’arma” del sorriso e dell’ironia sulla sua spalla, tanto la sinergia tra i messaggi del Pontefice e quelli dell’artista napoletano sembrano uniti in una simbiosi perfetta, il tocco è infallibile e fatto con maestria ed una genialità come pochi.

Se San Francesco il santo “rivoluzionario” sconvolse la vita monastica portando al suo interno letizia e sorriso, Papa Francesco invita a non prendersi troppo sul serio, mettendo umorismo ed autoironia al quarto posto nel suo decalogo della felicità, Anto coglie al volo l'input dei due “Francesco” e col sorriso, l’intelligenza e la dolcezza arriva dove vuole arrivare, al cuore ed al cervello di tutti quelli che il cuore ed il cervello lo hanno ancora aperto...

La mostra itinerante ed in continuo “work in progress” è partita il 13 marzo scorso da Assisi proprio nel giorno dell’anniversario dei primi sei anni di Papa Bergoglio presso Palazzo Monte Frumentario a poche centinaia di metri dalla Basilica di San Francesco e dagli affreschi di Giotto, a significare, se c'è ne fosse stato bisogno, il legame profondo tra il “santo poverello” ed il cammino di Papa Francesco, in collaborazione con il Comune di Assisi, la Rivista San Francesco ed il patrocinio della Chiesa di Napoli.

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