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Sciopero globale per il clima

29 novembre 2019 | 07.09
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Continua la lotta Friday for Future: in 130 Paesi nel mondo e in oltre 100 città italiane (FOTO). Gli attivisti: "In 300mila in piazza in tutta Italia"

Friday for Future (FOTOGRAMMA)
Friday for Future (FOTOGRAMMA)

La lotta per la giustizia climatica non si ferma, anche perché il tempo stringe: restano solo 11 anni per costruire una società sostenibile e a 0 emissioni. Per questo gli attivisti del Friday for Future sono di nuovo in piazza per lo 'Sciopero Globale per il Clima' che coinvolge 130 Paesi in tutto il mondo e oltre 100 città italiane (FOTO).

"Alla fine più di 300mila persone sono scese in piazza, nonostante la pioggia, in tutta Italia in più di 110 città piccole e grandi. I picchi ci sono stati a Roma (30mila persone sono arrivate in piazza del Popolo), Milano (25mila persone), Torino e Napoli (con 10mila persone) e tantissime altre città" fanno sapere gli organizzatori. "Non sottovalutateci, perché abbiamo le idee ben precise e chiediamo con determinazione: un Decreto Clima che sia all'altezza della catastrofe climatica in cui ci troviamo; il taglio da parte dello Stato ai 19 miliardi di sussidi dannosi per l'ambiente dei quali ben 12 miliardi riservati ai combustibili fossili; lo stop all'estrattivismo feroce che devasta il pianeta e di arrestare il processo di liberalizzazione del mercato dell'energia; lo stop alla produzione e vendita di armi", dicono gli attivisti del movimento Fridays for Future Roma. E ancora: "Un Pniec (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima) che preveda finanziamenti ingenti per le azioni di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici, a partire dalla decarbonizzazione totale entro il 2025; una soluzione al dramma dell'Ilva che si basi sulla riconversione ecologica della fabbrica e che preservi il posto di lavoro a più di 10mila dipendenti". "Misure idonee di prevenzione e intervento rispetto ai disastri climatici che stanno avvenendo in Italia recentemente e che avverranno sempre più spesso in futuro. Pretendiamo misure basate sul rispetto dei territori e degli abitanti, ci dichiariamo contrari a ogni grande opera inutile e dannosa che rappresenta semmai il problema e non la soluzione", aggiungono. "Il cambiamento sta arrivando che lo vogliate o no. Il nostro futuro vale di più dei vostri profitti".

La data del 29 novembre è stata scelta perché cade esattamente ad una settimana dalla Cop25 (United Nations Climate Change Conference), la conferenza Onu sui cambiamenti climatici che si terrà dal 2 al 13 dicembre a Madrid, in Spagna.

L'intento a livello globale è far sì che i leader politici prendano misure immediate ed efficaci per contrastare la crisi climatica, dopo il sostanziale fallimento degli accordi di Kyoto e di Parigi. Tre le richieste per il FU.TU.RO dei ragazzi e le ragazze di #FridaysForFuture:

1. FUori dal Fossile: - Raggiungimento dello 0 netto di emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030, per restare entro +1.5 gradi di aumento medio globale della temperatura.

2. TUtti uniti nessuno escluso - La transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale, utilizzando come faro il principio della giustizia climatica.

3. ROmpiamo il silenzio, diamo voce alla scienza - Questa riduzione delle emissioni è geofisicamente possibile. La scienza e la tecnologia per questa transizione ci sono. Sappiamo come fare, manca la volontà politica ed economica per farlo.

MINISTRO AMBIENTE COSTA - ''Ai giovani che oggi sono in piazza" dice il ministro dell'Ambiente Sergio Costa "per rivendicare il diritto di poter vivere in un mondo migliore, meno inquinato, dove sviluppo economico e rispetto dell'ambiente possano viaggiare di pari passo, dove le condizioni climatiche estreme non generino sempre più frequenti 'migrazioni ambientali', voglio dire che il loro grido d'allarme non è destinato a cadere nel vuoto''. ''Siamo consapevoli che le loro proteste sono rivolte verso di noi, verso le scelte della politica nazionale e internazionale, ma il malcontento e l'indignazione delle nuove generazioni non possono che essere uno stimolo in più ad agire presto e bene - continua il ministro - anche in vista di due importanti appuntamenti internazionali in cui l'Italia sarà protagonista: la conferenza delle Parti aderenti alla convenzione di Barcellona per la protezione dell'ambiente marino e delle regioni costiere del Mediterraneo, in programma a Napoli da lunedì prossimo, e la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Cop25), prevista a Madrid dal 2 al 13 dicembre''. ''Il nostro Paese giocherà un ruolo di prima linea e fondamentale - conclude Costa - non solo amplificando e portando all'attenzione di tutti l'emergenza costituita dai cambiamenti climatici, ma anche lottando per ottenere risultati concreti e tangibili, con una programmazione di interventi nel lungo periodo, perché non possiamo più permetterci di agire seguendo la logica dell'emergenza''.

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