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Uccise ex e si suicidò, Inps chiede soldi a figlie

07 dicembre 2019 | 14.30
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Il 40enne Marco Lojola uccise nel 2013 l'ex moglie Cristina Biagi, ferendo anche il nuovo compagno della donna prima di togliersi la vita. Sei anni dopo arriva la richiesta di 124 mila euro alle eredi minorenni dell'uomo e della sua vittima

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Il 28 luglio 2013 a Marina di Massa (Massa Carrara) il 40enne Marco Lojola uccise la ex moglie Cristina Biagi e ferì il nuovo compagno della donna prima di togliersi la vita. A distanza di sei anni da quel tragico evento, le figlie ancora minorenni dell'omicida e della vittima del femminicidio si sono viste arrivare una richiesta di pagamento di 124.000 euro avanzata dall'Inps in quanto eredi dell'uomo. La vicenda è stata riferita alla redazione di Massa (Massa Carrara) del quotidiano La Nazione, che oggi ha pubblicato la storia, dall'avvocato Francesca Galloni, legale di fiducia della famiglia Biagi.

Secondo quanto riferito dal legale, la richiesta "legittima" dell'Inps, che passerà al recupero coattivo in caso di mancato pagamento, fa riferimento alle spese di indennità di malattia e all'assegno di invalidità erogato al compagno di Cristina Biagi, oggi 54enne, che venne colpito da Lojola con sei colpi di pistola, riuscendo però a sopravvivere. Le due giovani hanno ereditato dai genitori una casa che, come ha spiegato l'avvocato, non sarebbe sufficiente a coprire la cifra da pagare all'ente previdenziale, e "una pensione che il nonno, loro tutore, mette da parte per il loro futuro". L'avvocato ha spiegato di aver ora chiesto un incontro all'Inps.

"In prima istanza - ha detto - spero che l'Inps, valutando la situazione, receda dalla richiesta, ripeto legale, che ha avanzato. In seconda ipotesi che si possa arrivare a transare una cifra ben diversa, che si basi sulla situazione di questa famiglia".

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