Il sindaco di Milano alla celebrazione per i 50 anni dalla strage: "E’ qualcosa che sentiamo noi tutti profondamente"
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, chiede scusa alle figlie del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, durante la cerimonia di piantumazione di una quercia rossa in suo ricordo nel quartiere San Siro. A Pinelli, morto durante un interrogatorio dopo la strage di Piazza Fontana, a seguito di una caduta da una finestra della Questura di Milano nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969, è stata dedicata anche una targa.
"Posto che l’ingiustizia c’è stata, il significato della mia presenza è chiedere scusa e perdono per quello che è stato, a nome della città. E’ qualcosa che sentiamo noi tutti profondamente. Credo che sia qualcosa che va fatto: in primis la nostra richiesta di perdono è alla famiglia" dice Sala parlando da un palchetto. "Facciamo anche una promessa: continueremo ad essere quello che siamo. Milano in questi giorni sta cercando di lasciare un segno profondo politico e sociale".
Claudia e Silvia Pinelli, le figlie del ferroviere, sono "grate" all'amministrazione comunale per aver donato un albero e una targa alla memoria del padre, in occasione delle celebrazioni per i 50 anni dalla strage. "Una quercia rossa, simbolo di vita e pace", è l'albero piantumato: "Questo gesto, questo dono ci ricorda che Milano è e resta una città antifascista, un gesto importantissimo di cui non possiamo che essere grate", dice Silvia. "Giuseppe Pinelli è la 18esima vittima, e vittima due volte prima per i sospetti e poi per un'assurda fine. Ricordare è non cedere".