Lascia il cellulare al bar e la proprietaria avverte la polizia
Ha chiesto aiuto dopo essere riuscita a scappare da una finestra di casa e dopo esser stata sequestrata in casa per tre giorni dal marito, con il quale non aveva voluto avere un rapporto sessuale. La vittima è una donna, di lingua madre araba, mentre il marito, un marocchino, è stato arrestato dalla polizia a Roma per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali ai danni della moglie.
Sono stati gli agenti del commissariato Casilino Nuovo, diretto da Michele Peloso, ad arrestare l'uomo. La donna è riuscita a scappare, ma quando il marito è rincasato e non l'ha trovata nell'abitazione, l'ha cercata e raggiunta. Lei, con la scusa di prendere un caffè, l'ha portato in un bar dove è riuscita a chiedere aiuto con uno stratagemma ossia lasciando un telefono con un messaggio sullo schermo: "Per favore aiutami, chiama la polizia, mio marito mi minaccia e mi rinchiude dentro casa e si droga. Non so parlare italiano, per favore chiama polizia o carabinieri”. A chiamare i poliziotti è stata la proprietaria del bar, in un'area di servizio in via Casilina, che aveva letto il messaggio.
A chiarire l’intera vicenda agli agenti è stata un‘amica della vittima, contattata telefonicamente dai poliziotti, visto che la donna, di lingua madre araba, non parlava l’italiano. Hanno così scoperto che la donna era appena riuscita a scappare da una finestra dell’abitazione, dopo esser stata sequestrata in casa per tre giorni dal marito, con il quale non aveva voluto avere un rapporto sessuale. Alla fine degli accertamenti, il 56enne è stato arrestato e condotto presso il carcere di Regina Coeli.