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Messina: fuochi d'artificio venduti anche sui social, sequestri della Gdf

28 dicembre 2019 | 08.39
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Messina: fuochi d'artificio venduti anche sui social, sequestri della Gdf

Vendeva i fuochi d'artificio su Facebook usando un nickname. E' quanto accertato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina durante un controllo e in linea con le disposizioni emanate dalla locale Autorità Prefettizia, a contrasto della fabbricazione, del commercio e della detenzione dei botti illegali. In particolare, le Fiamme Gialle peloritane, nel corso di due diversi interventi, hanno sequestrato circa 18.000 artifizi pirotecnici, detenuti illegalmente, per un peso complessivo di oltre 180 kg. Singolare l’attività svolta dai militari del Gruppo Guardia di Finanza di Messina che, nel corso di ordinari controlli sull’uso distorto di famosi social network, in particolare Facebook, hanno rilevato come un uomo messinese - utilizzando uno pseudonimo per non rendersi riconoscibile - proponesse in vendita, sul web, diverso materiale esplodente.

Il dato così acquisito è stato quindi opportunamente sviluppato attraverso mirate investigazioni, "pervenendo alla puntuale individuazione del luogo di dimora del soggetto, sito nella zona delle cd. case basse, in località Santa Lucia Sopra Contesse", dicono le fiamme gialle. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito, pertanto, di rinvenire e sottoporre a sequestro n. 3.442 artifizi pirotecnici, tutti illegalmente detenuti, per un peso complessivo di oltre 100 kg, segnalando il soggetto all’Autorità Giudiziaria di Messina.

Tra il materiale esplodente cautelato, sono state rinvenute anche 128 “bombe carta”, confezionate alla stregua di un classico petardo, ma di portata distruttiva, aventi massa attiva complessiva di circa 6 kg, artigianalmente realizzate e, pertanto, a più elevato potenziale di pericolo. Altro intervento è stato eseguito dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Capo d’Orlando, sotto la direzione del Gruppo di Milazzo, nei confronti di un operatore commerciale di etnia cinese, segnalato alla Procura della Repubblica di Patti, al quale sono stati sequestrati ben 14.500 artifizi pirotecnici, conformi alla vigente normativa in materia, ma conservati in maniera irregolare, con conseguente rischio per l’incolumità pubblica.

"Durante le festività natalizie, come noto, si verificano il maggior numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio, anche e soprattutto illegali. L’uso incauto di tali fuochi può produrre lesioni gravi, in considerazione della loro elevata potenza: al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio", dice la Gdf.

"È ancora vivido il ricordo della recente esplosione avvenuta nella fabbrica di fuochi d’artificio a Barcellona Pozzo di Gotto e che è costata la vita a n. 5 persone- ricordano le Fiamme gialle - Per tale motivo, quale forza di polizia economico – finanziaria a forte vocazione sociale, la Guardia di Finanza è quotidianamente impegnata nel garantire alla comunità dell’intera provincia messinese festività sicure, evitando che momenti di gioia possano trasformarsi in tragedie".

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