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Antimafia digitale: rating reputazionale per rafforzare sistema prevenzione

20 gennaio 2020 | 16.05
LETTURA: 3 minuti

Il progetto di Crop News Onlus presentato oggi al Teatro Massimo di Palermo

Antimafia digitale: rating reputazionale per rafforzare sistema prevenzione

Un sistema "oggettivo" per valutare la reputazione di aziende e soggetti con l'obiettivo di rafforzare il sistema della prevenzione antimafia, salvaguardando la libertà d'impresa e il mantenimento dei livelli occupazionali. Il progetto di Crop News Onlus, basato su un algoritmo elaborato da Mevaluate Holding, è stato presentato questa mattina al Teatro Massimo di Palermo durante il convegno 'Antimafia digitale: l'approccio innovativo del rating reputazionale'.

Una valutazione certificata e tracciabile che semplificherà il lavoro della pubblica amministrazione e delle Agenzie dello Stato. "Si trasforma la reputazione da percezione soggettiva priva di valore a un nuovo asset: un dato oggettivo suscettibile di valutazione economica e che si fonda semplicemente solo su documenti - sottolinea Eduardo Marotti, presidente di Crop News Online - Il rating reputazionale misura a 360 gradi la reputazione di un individuo o di un'azienda. Si tratta di fornire uno strumento per agire sulla prevenzione, di dare maggiore sicurezza a chiunque abbia intenzione di intavolare una relazione professionale o personale con chiunque altro".

Articolato in cinque subrating (area penale, civile, fiscale, lavoro e studi e formazione), il rating reputazionale è stato utilizzato per la prima volta dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata con l'azienda confiscata Immobiliare Strasburgo. "Oggi - sottolinea il direttore dell'Anbsc Bruno Frattasi - abbiamo la necessità di superare il sistema analogico e andare verso un'epoca dove la digitalizzazione è sempre più presente nel nostro sistema di vita. Questo significa far funzionare bene i sistemi informativi, incrementare l'interoperabilità e lo scambio tra i sistemi informativi dei vari attori del sistema di gestione dei beni confiscati".

Il rating può così diventare uno strumento per evitare o attenuare il rischio di infiltrazioni criminali. "Può diventare, con grande facilità - evidenzia il presidente dell'Inag (Istituto nazionale amministratori giudiziari) Giovanni Mottura - un passaporto reputazionale oggetto di un ologramma immodificabile, uno strumento da tenere nella cassetta degli attrezzi di ogni amministratore giudiziario. Il rating può essere rapidamente utilizzato sia per verificare coloro che erano già stakeholder dell'azienda, fornitori, clienti, dipendenti che c'erano all'atto dell'ingresso dell'amministrazione giudiziaria, ma anche per una prospettiva futura di continuità aziendale in cui si debba assumere, aprire nuovi rapporti. Consente di togliere l'aspetto soggettivo alla scelta dell'amministratore giudiziario e predisporre delle prospettive future".

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