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Tifoso morto, il procuratore: "Agguato pianificato"

20 gennaio 2020 | 17.15
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Per il procuratore "si è sviluppata una violenza di tipo tribale"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

''E' stato un vero e proprio agguato. Si è sviluppata una violenza di tipo tribale, come dimostra pure l'armamento che abbiamo trovato e sequestrato''. Così il procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, nella conferenza stampa sulle violenze di ieri a Vaglio, in provincia di Potenza. Stando alla dinamica ricostruita dagli investigatori, i tifosi del Rionero hanno atteso i tifosi del Melfi, sapendo che sarebbero passati da quella strada per andare a Tolve dove la loro squadra era impegnata. Così è stato, le auto dei tifosi del Melfi in transito erano cinque, le prime due sono riuscite a passare mentre le ultime due hanno fatto retromarcia. E' stata bloccata e accerchiata la terza, una Fiat Punto, con tre persone a bordo. Quindi, come ricostruiscono gli investigatori, ''c'è stata un'accelerata'' ed è stato investito mortalmente Fabio Tucciariello mentre un altro è rimasto ferito gravemente. Secondo Curcio, pur essendo l'auto circondata, da parte del conducente della Fiat Punto ''c'è stata una reazione spropositata''.

Quanto all'aggressione dei tifosi del Rionero ''vi era certamente una pianificazione, ora non sappiamo se di un giorno, una settimana o un mese, lo scopriremo'', ha aggiunto il procuratore Curcio nella conferenza stampa. Pure per l'imboscata ''c'è stata un'accurata preparazione - ha specificato Curcio - dalle auto sono state prelevate le armi improprie e si è atteso l'arrivo dell'auto del Melfi''.

''Ieri a Vaglio abbiamo assistito a un episodio di particolare gravità che nulla ha a che fare con l'evento sportivo. C'è stata una perfetta sinergia tra la Questura di Potenza e la Procura della Repubblica e si è potuto concludere con l'adozione di provvedimenti adeguati alla gravità del fatto. E' la prima volta che io ricordi che sia stata data una risposta del genere a un evento apparentemente collegato allo sport ma che io relego nell'ambito della criminalità comune perché gente del genere non può essere definita supporter o sportivi'', le parole del questore di Potenza, Isabella Fusiello, nella conferenza stampa sui fatti di ieri a Vaglio

''Un nutrito gruppo di ultrà del Rionero - ha spiegato - si è riunito nei pressi della stazione di Vaglio in attesa, e loro sapevano, del transito dei tifosi del Melfi diretti a Tolve, in cinque autovetture. I tifosi del Rionero hanno lasciato transitare le prime due, tentando di bloccare la terza. Le ultime due, vedendo la pericolosità, hanno fatto retromarcia e sono tornate indietro. La terza autovettura, vedendosi circondata dai tifosi del Rionero, ha dato un'accelerata investendo mortalmente un tifoso del Rionero e procurando lesioni gravi a uno e più lievi ad altri due''.

Il Questore ha ricordato che oggi si è tenuta la riunione del comitato provinciale per la sicurezza in Prefettura. ''Così come la Procura ha adottato provvedimenti severi - ha aggiunto - ci si attende che anche le due società adottino provvedimenti di particolare severità in relazione a ciò che è successo''.

Per il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè è stato "un agguato premeditato". Vardè ha parlato al termine del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, riunitosi questa mattina. "Dopo l'episodio - ha fatto sapere - sono stati intensificati al massimo i servizi di controllo, soprattutto nei due Comuni interessati, per prevenire eventuali reazioni, attesa la situazione di tensione creatasi". "Un episodio gravissimo e inaudito, peraltro imprevedibile - ha commentato Vardè - Le due squadre non dovevano incontrarsi". La Vultur avrebbe infatti giocato a Brienza, il Melfi invece a Tolve, due comuni del Potentino. "Le due tifoserie si sono incontrate non nello stadio o fuori dallo stadio, ma in un posto lontano. Fino a oggi i servizi di ordine pubblico hanno funzionato". "E' un problema culturale", aggiunge, ripetendo le parole espresse dal presidente della Regione Vito Bardi poco prima, all'uscita dal Comitato. "Alle dirigenze delle due squadre - ha riferito ancora il prefetto - abbiamo chiesto di dare una risposta forte e di isolare i tifosi violenti. Abbiamo anche ipotizzato il ritiro dal campionato di Eccellenza". Si pone il problema delle future trasferte. "Le valuteremo caso per caso", rimarca il rappresentante del governo. Vardè non teme invece ritorsioni: "Stamattina - afferma - non abbiamo avuto alcun segnale in tal senso".

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