La sentenza del processo 'Pandora'
Novanta condanne su 91 imputati per oltre 700 anni di carcere con pene che vanno da un minimo di 4 anni e 6 mesi ad un massimo di 11 anni e 4 mesi: è la sentenza del processo 'Pandora', svoltosi con rito abbreviato contro alcuni clan mafiosi di Bari (Mercante-Diomede e Capriati), pronunciata questo pomeriggio dal gip del tribunale del capoluogo pugliese Rosanna De Cristofaro. Cinquantuno imputati sono stati riconosciuti appartenenti all’associazione mafiosa Mercante/Diomede, altri 36 all’associazione mafiosa Capriati, due imputati sono stati condannati per aver preso parte, nel tempo, ad entrambi i clan, uno rispondeva di rapina aggravata e sequestro di persona. La pena più alta è stata riservata a Nicola Diomede riconosciuto come uno dei capi.
L’indagine, diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari e condotta dal Ros dei carabinieri, ha dimostrato che entrambe le organizzazioni erano caratterizzate da una struttura gerarchizzata in cui erano ben delineati i ruoli e i compiti degli affiliati.