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Caltanissetta, uccide compagna e sua figlia e poi si suicida

31 gennaio 2020 | 08.51
LETTURA: 3 minuti

Dramma a Mussomeli, a sparare un 27enne. Quel silenzio su Whatsapp: la corsa a casa e la scoperta dei corpi

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Dramma a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. La notte scorsa, in una abitazione del centro storico, un giovane di 27 anni dopo aver sparato, uccidendole, alla compagna di 47 anni e alla figlia di lei di 27 anni, si è tolto la vita. Sul posto sono arrivati i carabinieri, allertati da un vicino di casa. Quando gli uomini dell'Arma e il personale del 118 sono arrivati i tre erano già privi di vita. Sono in corso indagini per stabilire la dinamica e il movente della tragedia.

A scoprire il corpo senza vita di Rosalia Mifsud e della figlia, Monica Diliberto, sono stati il fratello 21enne e fidanzato della ragazza. Quando i carabinieri sono giunti nella palazzina in via Santa Maria Annunziata, in una zona residenziale di Mussomeli (Caltanissetta) hanno trovato le due donne prive di vita nella camera da letto. Accanto a loro anche il corpo dell'omicida Michele Noto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane ieri sera si sarebbe presentato nello stabile in cui la donna vive con i due figli, armato di revolver, un'arma regolarmente detenuta.

Da settembre aveva iniziato una relazione con la 47enne, una storia che la figlia della vittima, coetanea dell'omicida, aveva sin da subito ostacolato. Così Rosalia Mifsud aveva deciso di interrompere quel rapporto, una decisione che probabilmente il 27enne non aveva mai accettato sino in fondo. Stanotte, probabilmente al culmine di una discussione, avrebbe estratto la pistola ed esploso almeno quattro colpi di pistola. Per Rosalia Mifsud e la figlia non c'è stato scampo: i colpi li hanno raggiunti alla testa. Poi il giovane ha puntato l'arma contro di sé e si è sparato. Nell'abitazione gli investigatori dell'Arma non hanno trovato segni di colluttazione. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Mussomeli.

La donna non avrebbe mai sporto denuncia per molestie. "Non ci sono precedenti interventi per litigi o maltrattamenti - spiega all'Adnkronos il tenente colonnello Alessio Artioli, comandante del reparto Operativo dei carabinieri di Caltanissetta -. E' una tragedia inaspettata". Un fulmine a ciel sereno anche per i vicini che non avrebbero mai assistito a liti o discussioni. Noto, che ieri sera si è recato nell'abitazione di via Santa Maria Annunziata con un revolver regolarmente detenuto, abitava con i genitori. Non aveva precedenti.

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