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Abusi su bimbe, il manuale choc nella chat dei genitori

08 febbraio 2020 | 09.34
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Nei messaggi trovati dagli inquirenti nel telefono della coppia arrestata ieri insieme a un'altra donna, l'uomo inviava alla moglie il vademecum su 'come avere rapporti sessuali con i figli'. E tre anni prima di diventare padre scriveva: "C'è un'amica molto pervertita che vuole che la metto incinta. Vuole una bambina per farmi giocare"

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Tra le chat sul telefonino nascondevano il manuale del pedofilo: "Come praticare l'amore bambino" era il titolo della guida. E loro quelle istruzioni, a quanto pare, le avevano seguite alla lettera, abusando proprio della figlia, una bambina di appena due anni. Ieri una coppia di genitori grossetani, lui 41 anni, lei 40, è finita in carcere con l'accusa di violenza sessuale aggravata su minore. Arrestata anche un'altra donna di 37 anni, originaria di Mantova, che avrebbe 'venduto' allo stesso uomo la figlia per anni, da quando aveva solo un anno.

La cosa più sconcertante che emerge dalle indagini della polizia postale di Firenze, come riferisce il 'Corriere Fiorentino', è che la coppia avrebbe concepito la bambina per trasformarla in "giocattolo sessuale", come dimostrano le conversazioni tra i due in chat dopo una lite: "Chiamo l'avvocato e gli dico tutto, anche perché è stata procreata", minaccia la donna.

Nel 2013 l'uomo in un messaggio all'altra donna arrestata ieri confessava che "c'è un'amica molto pervertita che vuole che la metto incinta. Vuole una bambina per farmi giocare. Una sua amica le ha fatto vedere dei video dove c'erano dei bambini che giocavano con gli adulti e l'è preso voglia". Tre anni dopo l'uomo è diventato padre.

L'inchiesta coordinata dai pm di Firenze Sandro Cutrignelli e Giovanni Solinas nasce la scorsa estate dopo alcune perquisizioni nei confronti di un gruppo di persone che si scambiavano immagini pedopornografiche su Telegram. Uno di loro è l'uomo di Grosseto arrestato ieri. Nel computer e nel telefonino gli trovano oltre 1.300 foto e video osceni scaricati dalla Rete con protagonisti neonati e bambini sotto i 5 anni. In casa gli trovano anche diverse bambole in gomma che rappresentano bambini.

Nella galleria delle immagini sul telefonino spunta poi la foto di una bambina di tre anni che gioca nuda in una piscina. Per la detenzione di quel materiale l'uomo verrà condannato a novembre con il rito abbreviato a 2 anni e 4 mesi di reclusione, oltre a 2.600 euro di multa.

Le indagini della polizia postale nel frattempo vanno avanti. E dal telefono dell'uomo emergono le chat esplicite con le due donne ieri arrestate. A maggio l'uomo invia alla compagna su WhatsApp un dettagliato manuale con le spiegazioni su come fare se i genitori vogliono avere rapporti sessuali con i figli, su come coinvolgere altri parenti nel "divertimento", come adescare bambini senza destare sospetti e come trovare i "vivai" dove si concentra un numero elevato di prede. Vengono anche elencati i criteri di selezione delle vittime: si parte da scuole e asili, si ricercano le comunità povere, si scelgono bambini tristi e solitari.

Le chat tra i due genitori, scrive sempre il "Corriere Fiorentino", rivelano che la figlia viene abusata da quando ha poco più di un anno. Quando i due erano lontani lei gli mandava foto della bambina nuda o di parti intime della piccola. L’altra donna arrestata ha una figlia che oggi ha dieci anni e che per almeno sei anni ha subito le attenzioni dell’uomo.

Dalle foto ritrovate nel computer e nel telefono sono saltate fuori immagini di quando la bambina aveva appena un anno che sarebbero state inviate all’uomo in cambio di denaro. "Me la dai per 500 euro?", chiede l'uomo alla donna in un messaggio.

Vicenda raccapricciante, la definisce il gip del Tribunale di Firenze, Agnese Di Girolamo, con le due bambine trasformate in "meri oggetti sessuali di tre adulti". Per questo i tre devono andare in carcere. L’uomo oltretutto ha già due condanne sulle spalle: oltre a quella di tre mesi fa, nel 2006 a Grosseto è stato condannato per pornografia minorile e per detenzione di materiale pedopornografico. Ma quello che preoccupa ancora di più è che dalle chat dell'uomo emergono altre violenze ancora tutte da ricostruire nei confronti di un'altra bambina, sempre con la complicità della madre, e di rapporti sessuali con una cugina di nove anni che in un messaggio rivela di avere rapporti sessuali completi con lui: "Sono sempre stata con lui da quando sono nata".

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