"Non possiamo pensare di non essere toccati dai batteri perché li abbiamo sconfitti, non è così. Non ci rendiamo conto che i veri dominatori del pianeta sono loro". Così commenta la diffusione del contagio da coronavirus il geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi a margine del suo intervento a TourismA, la manifestazione di archeologia e turismo culturale in corso a Firenze.
"I batteri - ha detto Tozzi - sono le prime forme di vita: esistevano già tre miliardi e mezzo di anni fa e, pur essendo molto semplici, si replicano in maniera molto efficiente, trovando sempre nuove strategie. E' difficile distinguere i buoni e cattivi, te li devi tenere tutti e conviverci cronicizzandoli come è successo col retrovirus Hiv. Il coronavirus fa molta paura perché la società è molto globalizzata, viaggia molto. Il contagio è molto elevato ma, la mortalità bassa per adesso, sotto il 5%. Il virus non vuole uccidere ma solo tenersi in vita e replicarsi quante più volte possibile, esattamente come noi umani".
"Il cambiamento climatico - ha concluso il geologo - è legato ai microrganismi e il fatto che i sapiens allevino animali, ovvero che vivano in grandi città in massa con gli allevamenti vicini, incide. E' un po' il veicolo della città che rende questo contagio molto rapido".