Il sindaco del comune del lodigiano, Passerini: "Quando sarà finito tutto organizzeremo un evento tipo Queen allo Wembley"
di Silvia Mancinelli
"Il numero dei contagi in calo ci lascia respirare, ma noi di Codogno tratteniamo ancora il fiato perché non è finita". Lo ha detto all'Adnkronos Francesco Passerini, sindaco di Codogno, il comune del lodigiano da subito zona rossa per il coronavirus. "La Polizia Locale gira con il megafono per ricordare a tutti di stare a casa - dice - cerchiamo di martellare il più possibile la gente perché recepisca il concetto. Siamo partiti prima rispetto agli altri con le misure per contenere il virus e i miei cittadini ormai le hanno metabolizzate: è diventato quasi normale mantenere le distanze, evitare di salutarsi con il contatto fisico, igienizzare ogni cosa, ma bisogna continuare così perché la strada non è breve".
Non ci sono i margini per rilassarsi, almeno ora. E la strategia vincente, nei comuni della bassa lodigiana, pare esser proprio la precauzione. "Una rondine non fa primavera - rimarca il sindaco - bisogna ancora trattenere il fiato, deve essere chiaro. Bisogna andare avanti, abbiamo avuto la sfortuna di aver avuto qui parecchie persone malate, ma quando la situazione rientrerà e i dati daranno davvero il segno di una vittoria dal virus, organizzeremo uno di quegli eventi che segnano la storia - ride Passerini - Devono venire tutti gli italiani, mando la lettera casa per casa. Altro che Guns n' roses, sarà come i Queen a Wembley. Ce ne sarà bisogno. Il dopo mi preoccupa ugualmente ad oggi, per motivi diversi certo, per il tessuto economico, la regione motore d’Italia è bloccata. Sarà da lottare anche a quel punto, intanto concentriamoci sulla salute dei cittadini".