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Coronavirus: Fontana e sindaci lombardi a governo, 'stop sport all'aperto fino a 30 aprile'

20 marzo 2020 | 20.40
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Tra le richieste inviate a Roma anche chiusura tabaccai, uffici e cantieri

Foto Fotogramma
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"E' un fronte compatto quello con cui la Lombardia chiede al governo di porre in essere nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus". Cosi' il presidente della Regione, Attilio Fontana, i sindaci dei capoluoghi della Lombardia, il presidente dell'Anci Lombardia e quello dell'Upl, commentano l'incontro avvenuto nel pomeriggio di oggi. "Abbiamo inviato al governo una serie di proposte che, qualora non si ritenesse opportuno applicare in tutto il Paese, venisse comunque attuata nell'intera Lombardia. I dati sull'emergenza sanitaria ci impongono di agire nel minor tempo possibile: solo con un'ulteriore azione di contenimento dei contatti interpersonali possiamo cercare di invertire una tendenza sempre più grave".

Il documento inviato al governo prevede una serie di proposte, molte delle quali confermano quanto già previsto dall'ultimo Dpcm del Governo. Tra le ulteriori e numerose richieste fatte pervenire oggi dalla Regione e dai sindaci al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si propone rimangano in vigore fino al 30 aprile, si segnalano anche: la sospensione dell'attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti cittadini. Inoltre si chiede la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona (fra cui tabaccai, parrucchieri, barbieri, estetisti); la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili.

Le richieste al governo prevedono anche il fermo delle attività' nei cantieri temporanei, la chiusura dei distributori automatici cosiddetti 'h24' che distribuiscono bevande e alimenti confezionati; il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all'aperto, anche singolarmente. Resterebbero aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie ma garantendo in ogni caso la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

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