Il presidente dell'Ucpi Caiazza: "‘Infame sovraffollamento, servono misure coraggiose". Garante: "Oggi nuovo contagio. In alcuni casi impossibile rispettare i criteri di isolamento"
"Mentre anche Francia e Spagna scarcerano migliaia di detenuti per prevenire l’epidemia nelle carceri, e il ministro Bonafede orgogliosamente ne rivendica 50 , rassicurando così la Lega di Matteo Salvini, apprendiamo oggi da un comunicato ufficiale del Garante dei detenuti che i famosi reparti di isolamento sanitario attrezzati nelle nostre carceri in questi giorni “in taluni casi non corrispondono al significato specifico della parola isolamento". A chiarimento della oscura affermazione, fa l’esempio di un reparto, non sappiamo quale, “costituito da 5 stanze di cui 4 a tre letti e una a due letti ed ospita 14 persone”. E' quanto afferma in una nota il Presidente dell’Unione camere penali, Gian Domenico Caiazza.
"Insomma - sottolinea - così funziona l’isolamento dei contagiati nelle carceri. Il ministro chiarisca subito come questa vergogna possa essere compatibile con i parametri di sicurezza e di prevenzione sanitaria valevoli per tutti i cittadini ma, evidentemente, non per i detenuti".
"Il carcere è una polveriera e l'inerzia del governo è irresponsabile. Occorre comprendere, prima che sia troppo tardi, quello che oggi anche il Csm sottolinea ufficialmente - aggiunge Caiazza - L’infame sovraffollamento delle carceri italiane impone, per esigenze di tutela della salute pubblica sia dentro che fuori dal carcere, misure coraggiose che riguardino da subito migliaia di detenuti, idonee a ricondurne il numero entro i parametri della legalità costituzionale".