"Inaccettabile strumentalizzazione" quell''eterno riposo' recitato in tv
"Una inaccettabile strumentalizzazione" quell’’eterno riposo’ recitato da Salvini in tv con Barbara D’Urso per i morti di coronavirus. "Mi è sembrata una ricerca di visibilità fuori luogo", dice all’Adnkronos don Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana.
"Più che una vera preghiera per le persone che soffrono - annota il direttore del giornale dei Paolini - mi è sembrata una ricerca di visibilità. Invece bisognerebbe essere più in sintonia con le persone sofferenti. La preghiera è sempre importante e non è riservata al clero, e tutti i credenti è giusto che la facciano ma in questo caso mi è parso si sia voluto approfittare della situazione per una ricerca di visibilità".
Sui social è esplosa la polemica. C’è chi ha parlato di sciacallaggio verso le vittime e i loro famigliari. "Si è trattato di una ricerca di visibilità fuori luogo; sciacallaggio nel senso di approfittare della situazione per avere visibilità, in questo senso sì - dice don Rizzolo-. Una preghiera sentita arriva a Dio senza bisogno che venga usata la tv. Al limite, se Salvini e la D’Urso avessero detto ‘a casa prego per le vittime’ era un altro discorso, ma è davvero inaccettabile l’utilizzo e lo sfruttamento della situazione per avere visibilità".