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Coronavirus, oltre 15800 morti in Italia

05 aprile 2020 | 18.12
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Altri 525 decessi: numero più basso dal 19 marzo. Calano pazienti ricoverati e quelli in terapia intensiva

(Fotogramma)
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Sono 15887 i decessi in Italia nella crisi coronavirus. Rispetto a ieri, sono stati registrati altri 525 decessi. Sono i dati diffusi dalla Protezione Civile. I guariti in totale sono 21815. I casi attualmente positivi sono 91246, le persone in isolamento domiciliare sono 58320, i pazienti ricoverati sono 28949 (-61). In calo (-17) anche il numero delle persone in terapia intensiva (3977).

I dati dell'emergenza in Italia

"Si interrompe il trasferimento di pazienti dalla Lombardia, perché la situazione degli ospedali della Regione è tale per cui non c'è più bisogno di un alleggerimento delle terapie intensive", dice Angelo Borrelli, capo dipartimento, comunicando una delle "buone notizie" della giornata. "Voglio ricordare che le buone notizie non ci devono portare ad abbassare la guardia, è fondamentale continuare a stare a casa e uscire solo per comprovate esigenze e necessità", aggiunge, spiegando che "oggi registriamo il numero più basso di deceduti dal 19 marzo".

Borrelli chiarisce il senso delle dichiarazioni rilasciate ieri dopo l'ordinanza con cui la Lombardia ha disposto l'obbligo di coprire naso e bocca quando si esce di casa. "Ho detto che non indosso la mascherina perché negli ambienti in cui mi trovo posso rispettare le misure di distanziamento sociale. L'ordinanza della Lombardia va rispettata. E' importantissimo l'uso della mascherina negli ambienti in cui non si riesce a rispettare la distanza in modo rigoroso, nella metropolitana o nei supermercati. Le mascherine evitano la diffusione del contagio, io sono qui dentro tutto il giorno e non porto la mascherina perché non posso trovarmi esposto al rischio con più persone nello stesso ambiente", afferma. "Nel nostro Paese si è avviata una fiorente attività di produzione di mascherine ad uso della popolazione, l'Iss per quanto riguarda le mascherine chirurgiche ha ricevuto una serie di richieste che vanno autorizzate, per le mascherine ad uso della popolazione non ci sono particolari formalità, quindi credo che le produzioni che si sono avviate consentiranno di rendere possibile la fornitura di mascherine a tutta la popolazione" conclude.

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