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Gallera: "In Lombardia dati confortanti, a Milano più sforzi"

05 aprile 2020 | 18.34
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L’assessore al Welfare fa il punto: "+249 morti, 8.905 in totale". Ma sottolinea: "Numero decessi sicuramente più ampio rispetto a dati". Il numero dei ricoverati si è quasi fermato, crescono i dimessi, ma "non abbassare la guardia"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Continuano a essere dati confortanti ma alcuni elementi ci devono far mantenere alta la guardia". Così l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, nella consueta diretta Facebook per fare il punto sull’emergenza sanitaria Covid-19, facendo sapere che Milano preoccupa e lì lo sforzo deve essere più determinato.

Sale a quota 50.445 il numero dei contagiati da coronavirus in Lombardia, +1.337 in un solo giorno. I i decessi sono in tutto 8.905, +249 rispetto a ieri. "E' un numero spaventoso - ha detto Gallera - che sappiamo riferito alle persone positive decedute, ma il numero è sicuramente più ampio e coinvolge persone nelle Rsa e sul territorio. Questa ondata ha avuto un effetto letale sulle persone più fragili ed esposte, è la drammatica e cruda verità del coronavirus, di cui ci ricorderemo per molto tempo".

I decessi, ha sottolineato Gallera, "si sono ridotti ma non in maniera significativa, il dato non ha un'inversione tendenza ma indubbiamente è un elemento che terremo monitorato nei prossimi giorni".Tutto sommato quindi "continuano a essere dati confortanti ma alcuni elementi ci devono far mantenere alta la guardia" ha spiegato Gallera. Il numero di tamponi complessivi, ha aggiunto l'assessore, cresce da 6.826 a 8107 di oggi "significa che stiamo facendo più tamponi anche a operatori sanitari, operatori medicina generale e Rsa" ha ribadito.

Anche il numero di ricoverati è cresciuto di "sole" 7 unità, arrivando a 11.009. "Significa - ha detto Gallera - che si fanno più tamponi e si trovano più positivi". In terapia intensiva si registrano invece 1.317 casi, -9 rispetto a ieri, "un dato che ci dà un segno importante sull'andamento della diffusione del virus". Cresce anche il numero dei dimessi, che sono 28.224 in totale, +184 rispetto a ieri.

Tocca quota 11.230 (+411 in 24 ore) il numero di contagi da coronavirus nella provincia di Milano, di cui 4.533 a Milano città (+171), fa sapere ancora l'assessore osservando: "Mentre a Bergamo e Brescia si sono quasi fermati i contagi, a Milano continuano a salire, stabilizzarsi, salire". "A Milano non abbiamo ancora dato un netto indirizzo a questa linea - ha aggiunto - E' preoccupante, è un dato che non ci fa ancora stare tranquilli". "o sforzo a Milano deve essere più determinato nel non uscire o nell'uscire, se necessario, assolutamente protetti per evitare di infettare o di essere infettati. Ai milanesi chiedo maggior determinazione", ha sottolineato.A Bergamo il numero dei positivi al coronavirus è di 9.712 (+124), a Brescia 9.340 (+160), a Como 1.384 (+65), a Cremona 4.233 (+79), a Lodi 2.255 (+17), a Lecco 1.678 (+50), nella provincia di Monza e Brianza 3.046 (+111), a Mantova 2.044 (+63), a Pavia 2.619 (+120), a Sondrio 591 (+28) e a Varese 1.191 (43).

"Da domani iniziamo a ricoverare i primi pazienti all'ospedale in Fiera" Milano, "sono 53 posti letto. Abbiamo già le prime équipe di medici coordinati dal dottor Stocchetti e dal professor Pesenti che saranno operativi presso l'ospedale in Fiera", fa sapere ancora Gallera ricordando che "siamo ancora in una fase importante e molto critica". "Non facciamo l'errore ancora una volta di sottovalutare l'esempio della Cina - ha affermato - che ha avuto un dramma di cui prima o poi conosceremo le vere entità e sta tornando ad avere un alto numero di casi. Purtroppo col cornavirus non potremo dire tra 10 giorni 'basta, torniamo a fare lo spritz sui Navigli'. Per un po' di tempo non sarà così". "Aver fatto l'ordinanza sulle mascherine - ha concluso - è perché oggi dobbiamo tutelare noi stessi e gli altri. Non è un messaggio disorientante ma molto forte e mette la salute dei cittadini al centro di ogni politica pubblica. E' più forte rispetto a qualche critica, che può arrivare, perché a noi è a cuore preservare ognuno dei nostri concittadini".

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