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Il vescovo di Rieti ad Amatrice: "Io e la Via Crucis sulle macerie"

06 aprile 2020 | 17.03
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Monsignor Domenico Pompili venerdì porterà la croce davanti alla chiesa distrutta dal terremoto

Afp
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di Elena Davolio)
Via Crucis sulle macerie del terremoto che ha messo in ginocchio il centro Italia. Sarà una processione doppiamente simbolica per il doppio registro quella che avverrà Venerdì Santo ad Amatrice. A portare la croce, il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili. Sarà in pratica soltanto lui in processione fino alla chiesa di Sant’Agostino "ridotta a qualche maceria" dal sisma del 2016. "La croce - spiega all’Adnkronos il vescovo Pompili -si avvicinerà per strada ai luoghi ormai deserti di Amatrice, dalla torre civica costeggiando la chiesa di Sant’Agostino ridotta a macerie. Le meditazioni sono state scritte dal parroco di Accumoli, piccolo centro raso al suolo dal sisma. Sarà una processione su un doppio registro, terremoto non ancora superato sia a livello psicologico sia per la ricostruzione che è di là da venire, e coronavirus con la paura del contagio. La gente seguirà via streaming da casa".

"Sarà un modo per tornare su questa vicenda del centro Italia per la quale siamo ancora in una fase interlocutoria e che il coronavirus ha ingigantito - spiega ancora Pompili -. Una Via Crucis ridotta ai suoi punti essenziali con lo sfondo della terra deserta". Un pensiero andrà anche al signor Giorgio, uno dei responsabili della ditta per la rimozione delle macerie, "morto nei giorni scorsi per coronavirus", ricorda il vescovo di Rieti.

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