L'infettivologo Matroianni: "Ora non abbassare la guardia"
"La curva dei nuovi contagi e dei ricoveri continua a scendere e dobbiamo esserne molto contenti: siamo sulla strada giusta. Segnali ancora più positivi arrivano dal Lazio e da Roma in particolare". E' il bilancio di Claudio Mastroianni, ordinario di Infettivologia all'università La Sapienza di Roma e direttore della Uoc di Malattie infettive del Policlinico Umberto I, che in un'intervista al 'Messaggero' sottolinea, parlando del Lazio: "Credo che se continuiamo a rispettare le indicazioni date, entro la fine del mese se i contagi non saranno arrivati a quota a zero, saranno comunque molto bassi".
I dati migliorano giorno dopo giorno. "Nei giorni scorsi sembrava che la decrescita del numero di nuovi contagi fosse molto lenta, quasi stabile. Eppure, ora abbiamo dei numeri davvero incoraggianti - afferma - segno che la nostra popolazione ha preso sul serio le restrizioni imposte e che stanno funzionando come speravamo. Nel nostro stesso Policlinico ci siamo accorti che le cose stanno migliorando: abbiamo meno accessi e più dimissioni".
"Sicuramente, la fase di riapertura sarà graduale e dipenderà molto dalla situazione delle varie regioni. Ma con questi numeri è possibile che il Lazio sarà tra le prime a ripartire", è la previsione dell'esperto, che comunque raccomanda: "Bisognerà stare molto attenti a non abbassare la guardia. Una volta entrati nella fase due bisognerà essere capaci di individuare tempestivamente l'insorgenza di nuovi focolai ed essere pronti a isolarli e circoscriverli subito. Solo così potremo evitare di dover ricominciare tutto da capo". Consapevoli che "finché non avremo un vaccino efficace disponibile, dovremo sempre stare in guardia".