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Coronavirus, esposto del Codacons a 104 procure sui morti per Covid-19

09 aprile 2020 | 17.11
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Coronavirus, esposto del Codacons a 104 procure sui morti per Covid-19

di Ilaria Floris

"Ci sono troppi morti, e molti hanno perso la vita in casa. Ci sono stati ritardi fatali. Ora è arrivato il momento di accertare le responsabilità, bisogna capire come sono andate le cose, perché può configurarsi l'omissione di soccorso e sarebbe gravissimo". A dirlo all'Adnkronos è il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, annunciando che oggi, sui morti da coronavirus registrati nel nostro paese (17.669 fino a ieri), il Codacons presenta un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, in cui chiede di aprire delle indagini sul territorio e verificare eventuali carenze ed omissioni da parte della P.A. attraverso il sequestro di tutte le cartelle cliniche e le attestazioni dei deceduti nel nostro paese.

Da tutta Italia "arrivano segnalazioni di malati e parenti dei deceduti che denunciano difficoltà nel sottoporsi ai tamponi, mettersi in contatto con gli organi sanitari locali o ricevere in modo tempestivo le necessarie cure mediche – dice il Codacons – Una situazione che sta portando diversi parlamentari a presentare vergognosi emendamenti al decreto Cura Italia finalizzati proprio a cancellare con un colpo di spugna le responsabilità civili e penali di istituzioni e strutture sanitarie in caso di omessa assistenza ai pazienti, violando in modo palese la Costituzione Italiana".

"Oltre un mese di ritardo nell'intervenire è micidiale in una situazione del genere -spiega Rienzi- e dal momento che i morti sono una cifra impressionante, questo potrebbe essere spiegato con i tanti che all'ospedale nemmeno ci sono arrivati. C'è gente che ha chiamato e nessuno è andato, ha chiesto il tampone e non gliel'hanno fatto, oppure anziani che sentivano alla tv che non si dovevano muovere e non si sono mossi. Se avessero rassicurato in tv sull'ospedalizzazione, molti si sarebbero convinti a farsi curare in ospedale".

"Da notizie di stampa si è appreso che nelle strutture sanitarie soprattutto delle Province di Milano, Brescia e Bergamo, ma anche nelle altre e specificamente nel territorio di competenza del Procuratore della Repubblica destinatario del presente atto -si legge nella denuncia del Codacons, in possesso dell'Adnkronos- attesa la repentina diffusione dei casi positivi al Covid-19, potrebbero non essere stati più sufficienti i posti nei reparti di terapia intensiva nonché le bombole d’ossigeno per i trattamenti anche domiciliari. Da tali mancanze potrebbero derivare anche parte o tutti i casi dei decessi avvenuti nelle abitazioni che si leggono quotidianamente negli articoli di cronaca".

Dinanzi a ciò "le scriventi associazioni non escludono, e perciò chiedono alle Procure in indirizzo le dovute indagini, che possano eventualmente sussistere nessi di causalità tra i decessi e le inadeguatezze del sistema sanitario nazionale laddove le Autorità competenti non si siano adoperate tempestivamente anche dotandosi dei mezzi adeguati per fronteggiare l’emergenza dettata dal Corona Virus".

Non solo. L’associazione sul proprio sito www.codacons.it mette a disposizione dei parenti dei deceduti un questionario da compilare per denunciare eventuali difficoltà, omissioni o ritardi nell’erogazione dell’assistenza e delle cure mediche da parte degli organi sanitari nazionali. "Invitiamo tutti i cittadini a mandare un questionario alla procura e a noi per capire in ogni comune se e quanti hanno avuto questo problema", dice Rienzi.

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