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Coronavirus, Sala: "Autorizzare test sierologici, servono dati"

10 aprile 2020 | 12.04
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Il sindaco di Milano su Facebook: "Ancora presto per riaprire"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Oltre a non sapere quante sono le persone positive al coronavirus, non si sa quanti sono gli immuni, coloro che hanno già contratto il virus e sono guariti. Per questo vanno autorizzati ed effettuati i test sierologici. E' quanto chiede il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video su Facebook. "Non sappiamo quanti sono gli immuni, coloro che hanno anticorpi e l'immunità al coronavirus, perché non sono stati autorizzati questi test", dice. "Alcune Regioni come Emilia Romagna e Veneto, non la Lombardia, sono già partiti. Mi rivolgo alla scienza e al governo: anche se non sono certi al 100%, autorizzateli, perché è peggio non avere alcuna informazione".

Per il sindaco di Milano "se la politica deve prendere decisioni, deve avere informazioni e dati. Altrimenti prevarrà la paura, il garantismo, l'idea che fino a quando i contagi non si azzerano, non si riapre".

Al momento, continua, "non sappiamo quanti sono i contagiati, a Milano e in Italia, vediamo dai dati la sera, ma i medici dicono che i contagiati saranno dieci volte tanto. Noi realisticamente non sappiamo se i contagiati stanno giorno per giorno aumentando, diminuendo o sono stabili. Dipende da quanti tamponi vengono fatti. In Lombardia ne sono stati fatti 4mila due giorni fa e 8mila ieri e su indicazione del ministero della Salute, e c'è una logica, vengono fatti ai sintomatici, ma si è rinunciato a fare una campionatura della popolazione tramite tamponi. Quindi il trend non si capisce".

"Oggi penso che non sia proprio il caso di riaprire, è presto", ha affermato ancora Sala. Lamentando la mancanza di informazioni dovuta ai pochi tamponi effettuati e all'assenza di test sierologici "faccio fatica a capire questo processo e a capire cosa, con responsabilità, ci porterà a dire, che dobbiamo aprire. Per cui è il momento di guardare avanti, non possiamo più continuare a vivere la misura giornaliera, ma dobbiamo cominciare a fare ipotesi su quello che succederà", ha aggiunto.

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