Il Pontefice alla messa a Santa Marta: "Governi trovino via d'uscita per dopo-virus"
"Forse è giunto il momento di pensare a una forma di retribuzione universale di base che riconosca e dia dignità ai nobili e insostituibili compiti che svolgete; un salario che sia in grado di garantire e realizzare quello slogan così umano e cristiano: nessun lavoratore senza diritti". E' un passaggio della lettera inviata da Papa Francesco ai movimenti popolari e pubblicata su Avvenire.
"Voi, lavoratori precari, indipendenti, del settore informale o dell’economia popolare, non avete uno stipendio stabile per resistere a questo momento... e la quarantena vi risulta insopportabile", scrive il Pontefice.