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Trema il piacentino, quattro scosse in poche ore

16 aprile 2020 | 12.21
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La più forte alle 11.42 di magnitudo 4.2. Crollati parti di cornicioni, nessun ferito. Il sindaco di Cerignale: "Come una cannonata"

Xinhua
Xinhua

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata dall'Ingv in provincia di Piacenza. I comuni più vicini all'epicentro della scossa, delle ore 11.42 e ad una profondità di tre km, sono stati Cerignale, Ottone e Ferriere. Già ieri sera, nella stessa zona, alle ore 22.02 era stata registrata una scossa di magnitudo 3.5.

In giornata, un'altra scossa di magnitudo 2.0 è stata registrata dall’Ingv con epicentro a Corte Brugnatella alle ore 12.29 e ad una profondità di 9 km. Poco più tardi, alle 12.53, una scossa di magnitudo 2.6 è stata registrata sempre in quell’area, a una profondità di 8 km. Infine una scossa di magnitudo 3.5 è stata registrato a 5 chilometri da Cerignale alle 13.15 a una profondità di 8 km.

Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.2 registrata dall'Ingv alle ore 11.42 "dalle segnalazioni risultano solo alcuni cornicioni caduti ma nessun danno di rilievo e feriti". Lo comunica in una nota la Protezione civile spiegando che la Sala Situazione Italia del Dipartimento si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. "Dalle verifiche effettuate l’evento, con epicentro tra le località di Cerignale, Ottone e Ferriere, è stato avvertito dalla popolazione", conclude il Dipartimento.

"E’ stato come un’esplosione, come una cannonata. Ma fortunatamente stiamo tutti bene". Così Massimo Castelli, sindaco di Cerignale, racconta all’AdnKronos la scossa di magnitudo 4.2, prima di quattro scosse, che stamani ha fatto tremare la provincia di Piacenza, così forte da essere sentita anche nelle regioni limitrofe all’Emilia-Romagna.

"Siamo tutti un po’ scossi – spiega il sindaco di Cerignale – la scossa è stata fortissima, come un colpo di cannone e l’epicentro così vicino alla superficie non ha fatto che amplificare l’effetto tuono". Al momento la popolazione, spiega il sindaco, è tutta in strada, "c’è panico, qualcuno si è messo a piangere", e per di più bisogna far rispettare la distanza di sicurezza per via dell’emergenza coronavirus: "Il terremoto di oggi certo non aiuta, ci lascia in uno stato d’animo molto precario ma cerchiamo di affrontare tutto – allarga le braccia Castelli -. Per fortuna non c’è nulla di irreparabile e da montanari siamo abituati alle avversità quindi andiamo avanti, mettiamo in sicurezza le persone e attendiamo indicazioni dai tecnici".

Danni gravi al momento non se ne sono registrati in città, né ci sono stati feriti. "Abbiamo registrato qualche danno su edifici vecchi – spiega il sindaco – qualche danno lieve, ma non sembrerebbero essere stati compromessi edifici. Poteva andare peggio: la scossa è stata violentissima ma è durata pochi secondi, se fosse durata di più avrebbe causato molti danni".

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