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Wojtyla, quando Ali Agca portò i fiori sulla tomba di Giovanni Paolo II

17 maggio 2020 | 14.30
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Nel giorno del 31esimo anniversario del suo incontro con il pontefice a Rebibbia il 'lupo grigio' si recò nella sede di Adnkronos: "Voglio che siate i primi come allora, una nuova esclusiva mondiale"

Wojtyla, quando Ali Agca portò i fiori sulla tomba di Giovanni Paolo II

Due mazzi di rose bianche. Sono questi i fiori che Ali Agca, il 'lupo grigio' che il 13 maggio 1981 attentò alla vita di papa Giovanni Paolo II, depositò presso la tomba del Santo Padre in Vaticano nel giorno del 31esimo anniversario del suo incontro con il pontefice a Rebibbia, avvenuto il 27 dicembre 1983. A testimoniare lo storico evento c'erano le telecamere di Aki-Adnkronos International, che hanno intervistato e seguito Agca da Piazza San Pietro fino alla tomba di Giovanni Paolo, sulla quale il 'lupo grigio', visibilmente emozionato, depositò due mazzi di rose bianche.

Agca arrivò nella sede dell''Adnkronos in piazza Mastai dicendo: "Siete stati i primi nel mondo a pubblicare la foto del mio attentato a Giovanni Paolo II. Per questo motivo sono tornato da voi oggi, nel giorno del 31esimo anniversario del mio incontro con il pontefice a Rebibbia". L'Adnkronos fu l'agenzia che il 13 maggio 1981 pubblicò in esclusiva mondiale la foto che ha fissato nella storia l'attimo prima dello sparo di Ali Agca contro Giovanni Paolo II.

"Voglio che siate i primi come allora, una nuova esclusiva mondiale", ha poi aggiunto Agca al giornalista di Aki Adnkronos International che l'ha accolto. All'inizio Agca non rivelò la vera identità, presentandosi come Mustafa Demirbag, l'avvocato del 'lupo grigio'. Dopo un breve colloquio con il giornalista, Agca chiese di essere accompagnato per acquistare i fiori e poi in taxi fino a Piazza San Pietro.

"Sono venuto oggi perché il 27 dicembre è il giorno del mio incontro con il Papa", affermò ad Aki Agca. "Sono ritornato nel luogo del miracolo. Qua fu compiuto il terzo segreto di Fatima. Io con l'attentato al Papa ho compiuto un miracolo", dichiarò Agca mentre si trovava in Piazza San Pietro, durante la quale spiegò di essere tornato a Roma "dopo 34 anni per gridare che siamo alla fine del mondo. La Madonna di Fatima ha annunciato la fine del mondo".

"Sono felicissimo di essere in piazza San Pietro, nel luogo del miracolo e del cristianesimo - concluse Agca - Viva Gesù Cristo, l'unico redentore dell'umanità". Agca è stato poi fermato dalla polizia italiana e portato al commissariato Cavour.

Dopo essere stati fermati dalla sicurezza e una lunga attesa, le autorità acconsentirono a fare entrare Agca nella cappella di S.Sebastiano e a fargli depositare i fiori sulla tomba di Giovanni Paolo II.

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