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Battisti, Torregiani: "Se fosse uscito dal carcere avrebbe creato danni politici e morali"

18 maggio 2020 | 13.59
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Il figlio del gioielliere ucciso dai Pac all'Adnkronos: "Non mi indigna richiesta domiciliari Battisti, ma che qualcuno le accetti"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Ci ha provato, com'é giusto che sia dandogli la possibilità, lo avrei fatto pure io. La fortuna è stata che si sono accorti di questo errore clamoroso fatto dal ministero di Grazia e Giustizia in tempo da non creare altre problematiche. Ma se Battisti fosse stato nella lista di quelli pronti a uscire, avrebbe creato dei grossi danni, politici più che morali". Così, all'Adnkronos, Alberto Torregiani, figlio dell'orafo Pierluigi ammazzato a Milano il 16 febbraio 1979 dai Proletari Armati per il Comunismo. Sulla possibilità che Cesare Battisti sarebbe potuto uscire, avendo richiesto i domiciliari - poi negati dai giudici del tribunale di sorveglianza di Cagliari, dice: "Il rischio ci poteva essere ma a quel punto sarebbe stato voluto. Trovo assurdo anche aver dovuto creare un decreto per poter riportare in carcere i mafiosi che loro stessi hanno liberato".

"E' proprio il sistema politico ad essersi dimostrato sgangherato e incapace di gestire le situazioni. Nessuno si aspettava che si arrivasse a questo. Succede quando si scrivono decreti, leggi senza ragion dovuta. Le cose si fanno senza neanche ragionare - continua Torregiani che, nell'agguato al padre, venne colpito da un proiettile alla colonna vertebrale, rimanendo paralizzato - Qui non stiamo parlando di detenuti semplici, ma casualmente solo boss, 41 bis, personaggi noti. Non è tanto il fatto che Battisti abbia presentato richiesta di scarcerazione a farmi indignare, ma che qualcuno accetti tali richieste. Non del povero disgraziato che può inventarsele tutte per uscire o star meglio in carcere: dobbiamo scandalizzarci - aggiunge - che qualcuno lì fuori prima ha fatto fare l'evasione dei poveri cristi e poi ha messo giù una lettera di richiesta per fare uscire solo certi detenuti. Ci troviamo un ministro che non guarda a queste cose, che non ha nemmeno chiesto scusa a noi vittime, firmando un decreto in fretta e in furia per correre ai ripari in una situazione irreparabile. Fosse veramente uscito cosa avremmo dovuto fare noi? E' dissacrante".

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