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Carceri, Petralia: "Guida Dap in sinergia con associazioni e Garante detenuti"

22 maggio 2020 | 17.26
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Il neo-capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria: "Il mio non sarà un lavoro individuale". La Lega insorge: "Scivolone clamoroso, attenzione solo per i detenuti". E il neo-capo del Dap chiarisce: "Sarò capo orgoglioso e fiero della polizia penitenziaria"

Bernardo Petralia (Fotogramma)
Bernardo Petralia (Fotogramma)

"Non sarà un lavoro individuale, la guida che intendo dare al Dipartimento sarà frutto di una sinergia lavorativa", anche con le associazioni e il Garante dei detenuti. "E' la ragione per la quale tra le prime voci ascoltate c'è stata appunto Antigone, un'associazione che ho sempre ammirato, soprattutto per il lavoro che fa attorno alle carceri. Sarò sempre attento alle loro istanze e me ne farò interprete e attuatore". Lo ha detto il nuovo capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Bernardo Petralia durante la conferenza stampa (online) organizzata da Antigone per presentare il XVI rapporto sulle condizioni di detenzione.

Parole che hanno suscitato dure critiche da parte della Lega con l'ex sottosegretario alla Giustizia Morrone che ha attaccato: "Il neo-nominato capo Dap ha visto bene di inaugurare il nuovo delicatissimo incarico con uno scivolone clamoroso. Petralia, infatti, come prima dichiarazione pubblica è riuscito a sbertucciare l’intero Corpo di Polizia penitenziaria di cui è il primo referente" perché, ha sottolineato Morrone, ha "rivolto la sua attenzione unicamente ai detenuti, non degnandosi di citare l’indispensabile attività quotidiana degli agenti della Polizia penitenziaria".

Critiche che hanno costretto il neo capo del Dap a chiarire con una nota. “Pare che qualcuno abbia mal interpretato il senso delle parole da me pronunciate - ha sottolineato Petralia - Me ne dispiaccio, anche perché è lungi non solo dal mio modo di essere ma anche dalla mia storia professionale il fatto di non concepire un impegno se non a trecentosessanta gradi. Appare ovvio che il contesto e la cornice nella quale ho svolto l’intervento avessero a che fare con il tema della presentazione: appunto, le condizioni della detenzione negli istituti penitenziari".

"Decontestualizzare affermazioni e intenzioni riportandole a proclami - spiega - è senz’altro riduttivo e fuorviante. Onde scongiurare qualsiasi interpretazione di segno diverso, affermo con assoluta convinzione che nelle mie funzioni sarò capo, orgoglioso e fiero, della Polizia Penitenziaria che ritengo istituzione essenziale e vitale dell’intero sistema carcerario e della sicurezza dei cittadini".

"Non a caso - ha concluso Petralia - ho già fissato un incontro con le rappresentanze sindacali per una doverosa e convinta presentazione nella quale, sono certo, si comprenderà la direzione della mia guida e, soprattutto, la condivisione degli obiettivi, già a me cari, del Corpo della Polizia Penitenziaria".

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