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Ostia, tentato omicidio cognato Roberto Spada

25 maggio 2020 | 07.52
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Paolo Ascani venne gambizzato lo scorso 20 aprile. Identificati esecutori e mandante

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Tre persone sono finite in manette per la gambizzazione di Paolo Ascani, avvenuta lo scorso 20 aprile. E' nel riposizionamento sullo scacchiere criminale e nella corsa per la supremazia sul territorio di Ostia che si inquadra l'agguato.

L'uomo, cognato di Roberto Spada, diventato famoso per la testata al giornalista Rai e recluso nel carcere di Tolmezzo in regime di 41 bis, venne gambizzato vicino al supermercato di via Forni, nella zona ponente del litorale da sempre fortino del clan. I carabinieri di Ostia hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia della Procura di Roma, nei confronti di F.G., D.A. e C.R., di 46, 41 e 34 anni tutti romani, ritenuti i responsabili del tentato omicidio e vicini, secondo gli investigatori, a un gruppo criminale emergente sul territorio lidense, derivante dalla Camorra napoletana e da tempo insediato nel quadrante Est della Capitale.

Il presunto mandante dell'agguato, il 46enne, è infatti cognato di Angelo Senese, fratello del boss detenuto Michele Senese detto 'O' Pazzo'. La "falla" aperta nel vertice del potere criminale dopo le tante operazioni di polizia a Ostia ha dato vita a scontri sul campo per conquistare il territorio. A ottobre del 2015, proprio davanti allo stesso supermercato, si consumò un altro regolamento di conti sempre con proiettili esplosi alle gambe, in quell'occasione di Massimo Cardoni, della famiglia dei Baficchio. Per quel fatto vennero condannati gli Spada nel processo 'Sub Urbe' che ha dato il via alle numerose e successive indagini condotte sempre dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia.

Ai tre vengono contestate le aggravanti del metodo mafioso e della premeditazione.

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