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Carcere Santa Maria Capua Vetere, rientrata rivolta

13 giugno 2020 | 12.24
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Circa 50 detenuti avevano preso il controllo del reparto Danubio

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Sta rientrando la tensione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove questa mattina circa 50 detenuti hanno preso il controllo del reparto Danubio. E' quanto si apprende da fonti sindacali.

"Non c'è alcuna autorità - aveva detto Leo Beneduci, segretario generale del sindacato Osapp Beneduci - nessuno che sia intervenuto a supporto. I poliziotti penitenziari sono da soli a fronteggiare queste violenze come del resto in tutti gli istituti d'Italia. Basta, vergognatevi. Chi paga le conseguenze di questo malgoverno delle carceri adesso siamo noi, ma domani saranno tutti i cittadini. Il ministro Bonafede è completamente assente, vergognatevi", sottolinea.

Il Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia ha immediatamente chiesto accertamenti urgenti, disponendo che il Provveditore regionale della Campania Antonio Fullone e il vice capo del Dap Roberto Tartaglia si rechino sul posto.

"A Santa Maria Capua Vetere la situazione è incandescente e forse qualche responsabilità di chi ha soffiato sul fuoco c'è". Così il Garante nazionale dei diritti dei detenuti Mauro Palma. "Da un lato - spiega -, continuo a sostenere che dobbiamo mantenere un riconoscimento nei confronti di tutti gli operatori carcerari, in particolare della Polizia penitenziaria che in questo periodo difficile ha garantito la continuità istituzionale; dall'altro lato, devo però dire che se c'è un'indagine in corso su comportamenti scorretti non va presa come un'offesa ma come un elemento di valore. Perché significa che la maggior parte del Corpo agisce correttamente, che possano esserci state condotte che non sono la normalità ma l'eccezione. E l'indagine è un riconoscimento".

"Certo più discrezione e meno pubblicità riguardo all'operazione di notifica sarebbe stata opportuna", aggiunge Palma. "Quando si mettono in campo queste situazioni poi c'è il rischio che si arrivi a episodi deprecabili come gli atti di violenza contro i lavoratori operati dai detenuti", evidenzia Palma che si tiene in contatto per essere aggiornato sulla situazione. "Ho piena fiducia di come le istituzioni stanno rispondendo".

Il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Bernardo Petralia, insieme al suo Vice Roberto Tartaglia, hanno fatto visita in tarda serata al poliziotto penitenziario ferito in maniera più seria nel corso dei disordini scoppiati nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Ricoverato presso l'ospedale di Caserta, l'Assistente capo Luciano Iavarone è stato dimesso in serata: ora sta meglio ed è tornato nella sua casa a Lusciano (Ce), dove ha ricevuto la visita dei vertici del Dap.

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