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Arezzo, geometra accoltellato in Comune da un collega

29 giugno 2020 | 16.39
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All'improvviso ha estratto un coltello e lo ha colpito tra il collo e il torace. 25 anni fa tentò di uccidere un altro collega ferendolo alla gola. L'uomo è stato arrestato

Fotogramma
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Era in ferie ma si è presentato ugualmente nel deposito manutenzione del Comune di Arezzo, in via Tagliamento, all'apparenza per un semplice saluto ai colleghi di lavoro. All'improvviso, invece, ha estratto un coltello da cucina, che si era portato da casa, e ha colpito al collo M.M., 47 anni, geometra addetto alla manutenzione comunale. L'accoltellatore è un operaio comunale, G.P.S., 59 anni, che dopo l'aggressione è scappato, buttando per terra il coltello. Dopo circa un'ora e mezzo si è costituito presentandosi in caserma dai carabinieri. Nessuna spiegazione ha dato sui motivi dell'aggressione. L'uomo è stato arrestato per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione ed è stato condotto in carcere su disposizione del sostituto procuratore Roberto Rossi. Nello stesso luogo, il 20 giugno 1995 G.P.S. tentò di uccidere un altro collega colpendolo sempre alla gola.

La coltellata inferta al geometra fortunatamente non ha compromesso gli organi vitali. Il ferito è stato trasportato in ambulanza in codice rosso all'ospedale San Donato ma le cure mediche hanno scongiurato il peggio. L'assessore ai lavori pubblici Gianfrancesco Gamurrini su Facebook ha rassicurato sulle condizioni del dipendente comunale: "Sta bene, è sconvolto ma non in pericolo".

G.P.S. si è presentato questa mattina alle 12.15 nella caserma sede del comando provinciale dei carabinieri dicendo di volersi costituire, dopo che alle 10.45 sul posto di lavoro aveva ferito un collega alla gola con un coltello. Mentre si trovava negli uffici manutenzione del Comune, dove lavora dal 1982, improvvisamente il 59enne si è scagliato contro il geometra colpendolo al collo con il coltello da cucina; poi è fuggito a bordo della propria auto.

Nel corso degli accertamenti svolti nell'immediatezza è apparso subito chiaro ai carabinieri e ai poliziotti della quadra mobile della questura che G.P.S. non fosse pienamente in sé. In breve tempo è emerso che 25 anni fa aveva aggredito con identiche modalità un altro collega di lavoro negli spogliatoi del deposito di manutenzione del Comune, sempre in via Tagliamento: quella volta si disse che l'uomo fosse affetto da manie di persecuzione. Il 20 giugno 1995, poco prima di colpire alle spalle l'operaio F.I., all'epoca 48enne, G.P.S. aveva comprato un coltello a serramanico. Prima di essere arrestato, farfugliò: "Ha attentato alla mia vita, mi ha fatto lavorare sui fili elettrici dai quali passava la tensione. Dovevo vendicarmi". L'operaio aggredito fu operato e se la cavò con una prognosi di una trentina di giorni. Dalle indagini emerse allora che G.P.S., che viveva nel quartiere di Saione con la moglie e i suoceri, era soggetto a crisi depressive ed era stato in cura ai servizi di igiene mentale. Prima di essere arrestato e portato in carcere, in casa sua fu ritrovato il coltello che era stato lavato dal sangue e riposto in un cassetto. Nulla l'aggressore ha detto oggi ai carabinieri riguardo ai motivi che l'hanno spinto ad aggredire il geometra che si trova attualmente ricoverato presso l'ospedale di Arezzo, con una prognosi di 20 giorni per una ferita lacero contusa.

Il coltello è stato rinvenuto sul luogo del reato nel corso del sopralluogo effettuato dal personale della questura ed è stato sottoposto a sequestro.

Il dipendente comunale arrestato è risultato in cura per problemi psichiatrici. Il Comune di Arezzo, "in piena collaborazione con gli inquirenti", avvierà "un’indagine interna per fare luce sulle dinamiche che hanno portato al folle gesto e adotterà i provvedimenti necessari". Lo ha annuncia il sindaco Alessandro Ghinelli. "Stamani - ha dichiarato il sindaco - non appena venuto a conoscenza dell’accaduto, sono andato in ospedale a portare la mia solidarietà al geometra M.M. Nonostante fosse ancora sotto shock, ho avuto la possibilità di scambiare con lui qualche parola, mantenendo la distanza interpersonale di sicurezza. Gli ho testimoniato la vicinanza mia e di tutta la struttura comunale, augurandogli una pronta guarigione. Per fortuna il colpo di coltello di cui è stato vittima non ha lesionato organi vitali. Di questa vicenda conserverà un bruttissimo ricordo, la cicatrice sulla pelle ma anche la soddisfazione per gli attestati di stima che in queste ore gli stanno manifestando tante persone, me compreso. Prima di salutarlo, gli ho fatto presente che lo aspettiamo presto al lavoro".

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