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Ricattano 15enne per foto intime online, arrestate madre e figlia

29 giugno 2020 | 12.58
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La vittima si era confidata con loro a proposito di sue foto finite in alcune chat. Così madre e figlia hanno preparato una messinscena per estorcerle soldi

(Afp)
(Afp)

Nel Cremasco, a Rivolta D’Adda, una donna e la propria figlia 17enne sono state arrestate dai carabinieri con l'accusa di estorsione a sfondo sessuale dopo che le due avevano raggirato una 15enne, amica della 17enne, le cui foto intime erano state pubblicate in alcune chat e che è stata convinta dalle due donne arrestate a consegnare loro del denaro per evitare ritorsioni.

La vittima 15enne si era confidata proprio con loro a proposito di alcune sue immagini private finite online. Nei giorni successivi, per procurarsi un guadagno illecito, madre e figlia - la prima impiegata in un ente del terzo settore - hanno preparato una messinscena, dicendo alla 15enne di essere state contattate da alcuni malavitosi a conoscenza delle foto pubblicate in chat, i quali chiedevano la consegna di 1.500 euro minacciando, in caso contrario, ritorsioni fisiche e di riferire il fatto ai genitori della 15enne.

La vittima, terrorizzata e temendo per la propria incolumità, ha sottratto ai genitori prima 500 euro e poi gli altri mille, che ha consegnato poi a madre e figlia, che nel frattempo continuavano a minacciare ipotetiche ritorsioni da parte di fantomatici delinquenti. All’ennesima richiesta di denaro, la 15enne, ormai completamente in balia delle donne che la perseguitavano, sentendosi senza via d’uscita ha deciso infine di chiedere aiuto ai carabinieri, denunciando il fatto in lacrime.

I carabinieri del nucleo operativo di Crema l'hanno quindi accompagnata a casa delle due donne per la consegna 'controllata' del denaro: appena avvenuto lo scambio, hanno fatto irruzione nell'abitazione trovando il denaro - in precedenza contassegnato - nelle mani della madre. I cellulari e altri apparecchi informatici delle due donne, arrestate in flagranza di reato per estorsione in concorso, sono stati sequestrati. A seguito della convalida degli arresti, per la madre è stata confermata la misura della custodia cautelare in carcere a Brescia Verziano, mentre la figlia, come disposto dal procuratore del Tribunale per i Minorenni, è stata collocata in una comunità lombarda.

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