Agenti della National Security nel mirino della Procura di Roma per l'inchiesta sul rapimento del ricercatore friulano poi torturato e ucciso. Ieri la richiesta dei genitori: "Richiamare ambasciatore unica strada percorribile"
Sono almeno altri cinque gli agenti della National Security finiti sotto la lente della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sul rapimento di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito, torturato e ucciso nel 2016 in Egitto. I loro nomi sono emersi dai tabulati telefonici forniti nei mesi scorsi dal Cairo e si tratta di colleghi degli ufficiali già iscritti nel registro degli indagati dal pm Sergio Colaiocco, titolare dell’inchiesta, il 4 dicembre del 2018. La Procura di Roma, già nella rogatoria inviata a maggio del 2019 chiedeva di "mettere a fuoco il ruolo di altri soggetti della National Security che risultano in stretti rapporti con gli attuali cinque indagati".